Albertini ha risposto a una domanda che riguarda Reijnders e c’è stato qualche attimo di imbarazzo: ecco cosa è successo.
Tijjani Reijnders aveva fatto una buona impressione già nella sua prima stagione al Milan e nella seconda sta dimostrando di essere cresciuto, di essere diventato ancora più forte. È un giocatore fondamentale della squadra di Paulo Fonseca.
Non è un caso che il club rossonero voglia rinnovare il suo contratto, portando la scadenza da giugno 2028 a giugno 2029/2030 e aumentandogli lo stipendio. Oggi percepisce 1,8 milioni di euro netti e con un nuovo accordo potrebbe arrivare a guadagnarne 3,5. Le parti sono in contatto e ci sono buone possibilità che la trattativa arrivi a un esito positivo. Il giocatore è felice a Milano ed è assolutamente disponibile a firmare un nuovo contratto, accantonando le richieste che gli arrivano da campionati esteri.
Milan, quanto è forte Reijnders? Risponde Albertini
Reijnders è stato accostato a squadre importanti, ad esempio Barcellona e Manchester City. I catalani furono “snobbati” dal nazionale olandese quando si fecero avanti per comprarlo nell’estate 2023. Lui ha preferito il Milan, giudicandolo un club più adatto per la sua crescita in quel momento.
Il rendimento di Tijji in questa stagione ha portato qualcuno a fare paragoni importanti con campioni del passato. In occasione dell’evento Il Gran Galà del Calcio 2024, Demetrio Albertini è stato interpellato sul paragone tra Reijnders e Frank Rijkaard. Dopo qualche attimo di sottile imbarazzo, dato che sicuramente ritiene il suo ex compagno al Milan un giocatore di livello superiore, ha così risposto sull’attuale numero 14 rossonero: “È un buon giocatore. Può diventare un giocatore importante per il Milan. Non me l’aspettavo così, mi ha sorpreso positivamente. Per me è bravo, ma non c’è il paragone con Frank“.
La posizione di Albertini è molto chiara: Reijnders è certamente un calciatore di buon livello e che può crescere ulteriormente, però non si possono fare confronti con un campionissimo come Rijkaard che è stato protagonista per tante stagioni. A volte nel calcio si tende a fare troppi paragoni, spesso fuori luogo. Succede a qualche giovane emergente che viene subito definito “il nuovo Messi” o altro e anche a qualcuno più adulto che magari non è ancora un campione e viene già accostato a grandi del passato. A volte i paragoni possono essere uno stimolo, altre volte possono fare male o comunque essere controproducenti. Tijji è sicuramente tranquillo e non si fa condizionare, è ben focalizzato su ciò che deve fare in campo.
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