Intervista a Tiziano Crudeli su MilanLive.it. Il noto giornalista ci parlare del Milan in vista della sfida contro la Juventus
La pausa per le Nazionali sta finalmente finendo e anche in casa Milan si può tornare a pensare solo ed esclusivamente al campionato.
Paulo Fonseca oggi ha ritrovato la squadra, ma molti big rientreranno solamente tra domani e dopodomani. La testa poi sarà davvero alla Juventus, che il Diavolo incontrerà sabato sera a San Siro. Il Milan dovrà così provare a ripartire dopo lo stop di Cagliari. Lo farà con la certezza Rafa Leao, ma con l’incognita Theo Hernandez. Per fare il punto della situazione sui rossoneri in vista del match contro i bianconeri e per parlare anche di calciomercato, MilanLive.it, ha contattato in esclusiva Tiziano Crudeli.
Intervista a Tiziano Crudeli
Che Milan si aspetta contro la Juventus?
“Mi aspetto che sia un Milan diverso da quello distratto e con tanti errori visto contro il Cagliari, ma non ho certezze. I rossoneri sono una squadra che subisce tante occasioni e concede troppi gol. Anche se la Juventus non è una macchina da reti serve fare attenzione a Dusan Vlahovic”.
Uomo della partita?
“Faccio gli scongiuri da milanista, ma Vlahovic contro il Milan può trovare quegli spazi che di solito non trova. Le marcature strette in rossonero purtroppo lasciano a desiderare. Consigli a Fonseca? Io giocherei con un 3-5-2, tre marcatori, cinque centrocampisti, con Theo Hernandez ed Emerson sugli esterni”
Le Nazionali ci restituiscono un fantastico Leao che ragione sempre più da prima punta…
“Non credo che in futuro ci sia un ruolo da prima punta per lui. Leao per caratteristiche, almeno oggi, ha bisogno di spazio, avendo grande velocità di esecuzione e una progressione importante. E poi sappiamo quanto sia bravo nell’uno contro uno. Ha bisogno di spazio per rendere al 100%, è chiaro che sia dispendioso questo tipo di gioco, ma lui ha queste caratteristiche. Da prima punta sarebbe bloccato da marcature molto strette”.
Si è fatto un’idea di quali possono essere i problemi di Theo Hernandez?
“Theo come terzino è fortissimo, ma serve fare un discorso a tuttotondo. Lui è bravissimo nella fase offensiva, meno in quella di contenimento e di marcatura. In difesa ha delle lacune abbastanza vistose e avrebbe bisogno di un centrocampista che lo copra e torniamo così al discorso di sempre del Milan, che non ha un centrocampo efficace ed efficiente. Fofana è bravo, Reijnders è bravissimo nella fase di costruzione offensiva, ma non in quella di contenimento”.
Sembra evidente, che al Milan, dunque, serva un centrocampista a gennaio…
“Il Milan prenderà un centrocampista a gennaio, ma serve trovare l’occasione giusta al momento giusto. Prendere un giocatore a gennaio non è facile, perché non hai molto tempo per inserirlo in un meccanismo che magari non conosce, soprattutto se arriva da un altro campionato. Belahyane e Frendrup? Sono giocatori che interessano, però io non voglio illudere perché io conosco i ‘miei polli’… Fonseca deve trovare le soluzioni più consone all’organico che si ha a disposizione”.
Cosa serve al Milan oltre al centrocampista?
“Sicuramente un attaccante, ma non facciamo voli pindarici, mantenendo i piedi ben saldi per terra. La proprietà americana guarda soprattutto ai ricavi e ai bilanci. Non sono più i tempi di Berlusconi, che era competente e appassionato”.