Quanto costa il contratto di Divock Origi al Milan? Le cifre ufficiali del belga, che percepisce ogni mese uno stipendio importante
Sbagliare un acquisto è una cosa molto comune nel mondo del calcio. Ogni anno vediamo squadre investire anche grosse somme senza però avere gli effetti sperati. Il calcio è così: non è una scienza esatta e niente è calcolabile. Ed è più probabile sbagliare se le cifre a disposizione sono limitate e bisogna fare di necessità virtù, un po’ come succede al Milan, che non va mai oltre i 20 milioni per l’acquisto di un cartellino.
Fra gli acquisti più sbagliati di questi ultimi anni c’è sicuramente Divock Origi, che arrivò nell’estate del 2022 al Milan dopo tanti anni al Liverpool. Fu preso a costo zero, e questo per fortuna ha reso meno pesante il suo impatto sul bilancio. Resta però il problema ingaggio: il contratto è in scadenza a giugno 2026 e i rossoneri la scorsa estate non sono riusciti a piazzarlo altrove come invece avevano fatto in precedenza con il prestito al Nottingham Forest (andato malissimo). Zlatan Ibrahimovic, durante la conferenza stampa di presentazione di Fonseca, disse che lui e Ballo–Touré si sarebbero aggregati al Milan Futuro: il francese ha anche debuttato in una partita ufficiale, il belga invece non è nemmeno a Milano.
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, Origi si sta allenando da solo: prima a Firenze e poi a Roma. Il Milan ha dato il proprio consenso: ha autorizzato il calciatore ad allenarsi con un preparatore personale perché sa perfettamente che non lo utilizzerà mai in una partita ufficiale.
Il belga deve restare in Italia per almeno la metà dell’anno per poter usufruire dei benefici del Decreto Crescita. Il suo contratto, infatti, costa ai rossoneri “solo” 5,2 milioni. I milioni netti sono 4, questo significa che al mese percepisce più di 300mila euro. Un costo non troppo elevato per le casse del club, ma resta lo spreco di uno stipendio versato a vuoto – e per una proprietà come RedBird è difficile da accettare. La situazione a gennaio, per i motivi di cui abbiamo parlato prima, non dovrebbe cambiare: Origi resterà al Milan almeno fino a fine stagione, dopodiché si dovrà trovare una soluzione. Ci sono due opzioni: la rescissione consensuale, così da permettergli di legarsi a qualsiasi altro club più facilmente, oppure cederlo a costo zero con qualche tipo di clausola. C’è però bisogno che lui abbassi le sue richieste di ingaggio se vuole continuare a giocare in Inghilterra o tornare in Belgio. Attenzione come sempre all’Arabia Saudita o alla Turchia.