Il presente è al sicuro con Morata, ma per il futuro il dubbio c’è: la possibile strategia del Milan per l’attacco
La scorsa estate doveva essere quella del grande colpo in attacco. Una volta salutato Olivier Giroud in seguito alla scadenza del contratto, il Milan aveva in programma l’acquisto di un centravanti nuovo di zecca sul quale costruire il presente ma anche e soprattutto il futuro. Il nome scelto, come tutti sanno, era quello di Joshua Zirkzee, ma l’affare non è andato in porto e alla fine la società ha ripiegato su Alvaro Morata.
Un’opportunità di mercato che il Milan ha colto al volo: la qualità e lo status di Morata, reduce tra l’altro da un Europeo con la Spagna vinto da protagonista, sono sempre stati fuori discussione. E lo ha dimostrato in rossonero fin da subito: dopo la partita col Torino, la prima di campionato, parlava già da leader. Nelle ultime settimane è stato preso di mira da una parte di tifoseria per il suo modo di interpretare il ruolo: non da centravanti puro, ma da attaccante che supporta la manovra e aiuta la squadra senza palla. Insomma, il Morata di sempre. E che lo ha sempre reso un giocatore amato da ogni suo allenatore. Paulo Fonseca lo conferma: le sue ultime dichiarazioni di elogio per lo spagnolo ne sono l’ennesima prova. Con lui il presente è al sicuro, ma l’ex Atletico Madrid non è più giovanissimo (ha da poco compiuto 32 anni) ed è inevitabile pensare ad un investimento nel ruolo per il futuro fin dalla prossima estate. O forse non ce n’è bisogno?
Il Milan aspetta Camarda, la strategia per il futuro dell’attacco
Il Milan ha dimostrato di voler puntare davvero molto forte su Francesco Camarda. Negli scorsi mesi ha firmato un contratto (il primo da professionista) molto importante: il progetto Milan Futuro nasce proprio per casi come il suo, ma il giovane centravanti, in seguito ad alcuni infortuni, ha trovato molto spazio in prima squadra nelle ultime partite.
Dal debutto in Champions League col Club Brugge (con anche un gol, poi annullato dal VAR) alla titolarità di Cagliari per sostituire l’infortunato Morata e nonostante il recupero di Abraham; in mezzo, qualche minuto contro il Napoli. Fonseca, che ha sempre lavorato benissimo con i giovani, gli sta dando spazio e quindi modo di mettere minuti nelle gambe utili per migliorare. Il tecnico è in linea con le idee della società, che nel futuro vede in Camarda il centravanti titolare dei rossoneri. Ed è forse legato anche a questo l’acquisto di Morata: lo spagnolo ha ancora diversi anni di carriera davanti, così da permettere al giovane collega di crescere ancora e di prepararsi a raccoglierne l’eredità. Ma è davvero la strategia giusta?
Può il Milan permettersi di aspettare Camarda? È inevitabile pensare che, nel frattempo, altri attaccanti serviranno. C’è da capire cosa succederà con Abraham, per adesso arrivato solo in prestito secco. Così come con Jovic, sempre più fuori dal progetto. Se le cose con loro due dovessero andare male, in estate ci sarà bisogno di un altro attaccante. Una via di mezzo, insomma: un profilo che possa sostituire degnamente Morata ma che non tolga spazio e luce a Camarda. La strategia del club potrebbe essere questa, ma le cose possono sempre cambiare.