La rivelazione di Ibrahimovic su Reijnders: le parole a sorpresa dello svedese sul centrocampista olandese del Milan
Per il Milan inizierà a breve un nuovo importante capitolo di questa stagione che, in pochi mesi, ha già raccontato tantissimo. Dopo la sosta di novembre, iniziata solo da pochi giorni, ci sarà la Juventus e poi lo Slovan Bratislava, un doppio impegno fondamentale sia per la corsa in campionato che per quella in Champions League. Fino ad oggi la squadra ha vissuto momenti altalenanti ma la costante sono state le aspre critiche nei confronti della società.
Zlatan Ibrahimovic è stato spesso preso di mira dai media e anche dai tifosi, in particolar modo per un ruolo, il suo, che ancora non è chiarissimo. Intanto però lui continua a portare avanti il suo lavoro di Advisor di RedBird: non è sempre presente a Milanello ma segue la squadra in ogni partita, in casa e anche in trasferta. Le critiche, come da calciatore, non lo toccano: è convinto del progetto ed è sicuro che porterà a grandi risultati. Intanto si gode la crescita della squadra e soprattutto di alcuni interpreti: in un’intervista a UEFA Champions League Magazine, ha definito Christian Pulisic il capitan America del Milan, ma secondo lui quello che è cresciuto di più è un altro.
Si tratta di Tijjani Reijnders, per il quale Ibrahimovic ha speso davvero belle parole. “Penso sia il giocatore che è cresciuto di più in breve tempo“, ha detto Zlatan sull’olandese, acquistato nell’estate del 2023 quando lui aveva appena deciso di ritirarsi. I due condividono un aspetto del loro percorso. Sono entrambi arrivati dall’Olanda: Zlatan dall’Ajax, Tijjani dall’AZ Alkmaar.
Essere olandese per un calciatore del Milan è motivo di grande pressione. Il motivo è molto semplice: dai rossoneri sono passati giocatori oranje di livello altissimo, come Van Basten, Gullit e Rijkaard. “Sono stati icone e simboli del club, Reijnders sente un po’ la pressione di essere olandese e dover dimostrare il suo valore“, ha rivelato lo stesso Ibrahimovic. Che poi spiega: “Sta facendo un ottimo lavoro. Siamo molto soddisfatti di lui e deve continuare così. Ma come ogni giocatore del Milan verrà ricordato per ciò che vince: se non vinci, non vieni ricordato“. Difficile dare torto allo svedese, ma c’è da dire che Reijnders non può certo vincere da solo. Per farlo c’è bisogno di tutta la società, a partire dalla proprietà.