Arriva sulla squalifica di Jannik Sinner un annuncio che non lascia spazio al minimo dubbio: è un autentico colpo di scena
Ultimi impegni di una stagione leggendaria per il numero 1 del ranking Atp, Jannik Sinner. Il campione altoatesino è il naturale favorito per la vittoria delle Atp Finals di Torino che hanno perso uno dei protagonisti più attesi. L’ex numero 1, Novak Djokovic, ha dato forfait a causa di un piccolo infortunio, con il serbo che ne ha approfittato per fare lo spettatore.
L’ex numero 1 del mondo è stato pizzicato al ‘Marakana’ di Belgrado, in occasione del match di Champions League tra la Stella Rossa e il Barcellona, e alla ‘Stark Arena’ per l’incontro di basket, valevole per l’Eurolega, tra la Crvena Zvezda e l’Alba Berlino.
Niente riposo, invece, come detto, per Sinner che dopo le Atp Finals è atteso dalle Finals di Coppa Davis, a Malaga, dove, insieme ai suoi compagni di squadra, dovrà difendere l’insalatiera d’argento alzata al cielo lo scorso anno. Ma a non far dormire sonni tranquilli al numero 1 del mondo non sono i ravvicinati impegni agonistici bensì la Spada di Damocle che pende su suo capo: il ricorso della WADA contro la sua assoluzione per assunzione involontaria nel caso Clostebol che registra un colpo di scena, un annuncio che non lascia spazio al minimo dubbio.
Squalifica Sinner, le parole del suo coach: “È una possibilità”
Chi immagina un Jannik Sinner in preda all’ansia e agli incubi in attesa della sentenza del Tas di Losanna sul ricorso inoltrato dalla WADA contro la sua assoluzione nel caso doping si sbaglia di grosso. Da vero numero 1, è proprio il campione di San Candido a ‘mettersi sulle spalle’ il suo staff.
Lo ha rivelato il suo coach, l’australiano Darren Cahill, che ha avuto un ruolo fondamentale negli straordinari risultati conseguiti da Sinner negli ultimi 12 mesi (il trionfo all’Australian Open e agli US Open e la conquista del numero 1 del ranking Atp), nell’intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport”: “Nel momento difficile lui ha preso per mano noi. Ogni volta che può vestirsi da giocatore da tennis e prendere la racchetta quello è la cosa sicura, per lui il tennis è un luogo sicuro che ama“.
E, infatti, ha proseguito Darren Cahill, dopo un momento di smarrimento Sinner “è andato avanti a testa alta affrontando un processo lungo”. Una forza d’animo che gli deriva dalla consapevolezza di non essersi dopato tant’è vero che, come ha sottolineato il tecnico australiano, “la Wada non ha mai messo in dubbio che Sinner sia un giocatore pulito” anche se “sappiamo che la squalifica è una possibilità“.