Fonseca: “Cagliari importante come Madrid. Camarda giocherà titolare”

Alla vigilia di Cagliari-Milan sono arrivate le dichiarazioni di Fonseca in conferenza stampa: dopo il trionfo a Madrid, non bisogna adagiarsi.

Il Milan è reduce da un successo fondamentale in Champions League conto il Real Madrid e ovviamente aver vinto al Santiago Bernabeu genera entusiasmo. Un entusiasmo da incanalare nel modo giusto, perché sabato la squadra giocherà a Cagliari una partita di campionato che può nascondere delle insidie.

Paulo Fonseca conferenza stampa
Cagliari-Milan, la conferenza stampa di Paulo Fonseca: tutte le dichiarazioni – MilanLive.it

Paulo Fonseca ha spiegato più volte che giocare in Serie A può essere più complicato che giocare in Europa, perché l’approccio delle squadre italiane è molto diverso. Non si può sottovalutare la compagine guidata da Davide Nicola, seppur quartultima in classifica. Purtroppo non ci sarà Alvaro Morata, messo KO da uno scontro in allenamento che gli ha provocato un trauma cranico. Risonanza negativa, però niente convocazione. Chi lo sostituirà? Della formazione e non solo ha parlato mister Fonseca nella conferenza stampa di oggi a Milanello.

Fonseca, la conferenza stampa prima di Cagliari-Milan

NON VANIFICARE QUANTO FATTO A MADRID – “Importante che rimangano le cose buone che abbiamo fatto, continuando ad avere lo stesso spirito e lo stesso coraggio. Ma è importante capire anche che a Cagliari sarà una partita diversa, dobbiamo essere un’altra squadra. Il giorno dopo ho smesso di pensare a Madrid e ho pensato a Cagliari, perché è una gara importante e dobbiamo avere l’atteggiamento giusto per vincerla”.

MADRID PARTITA SVOLTA PER I GIOCATORI – “Prima della partita la squadra aveva la consapevolezza di quello che possiamo essere, siamo cresciuti durante questo periodo. Chiaro che dopo la partita contro il Real, vincendo come abbiamo fatto, ci sia più fiducia nei giocatori. Ma come ho detto, tutte le partite sono importanti. Non penso che quella contro il Real fosse più importante di questa contro il Cagliari. Dobbiamo capire il momento, gli avversari, le competizioni. Ora dobbiamo tornare a quella che è la nostra competizione, che è diversa, e avere il giusto atteggiamento”.

RUOLO MUSAH – “È stata una strategia per quella partita, non so se possiamo rifarla in un’altra, magari sì. Magari può giocare un altro giocatore lì”.

CONDIZIONI MORATA – “Situazione strana, perché in un esercizio ha avuto uno scontro con Pavlovic. In un primo momento non avevo pensato che ci fosse un problema come questo. Non è pronto, anche se sta bene. Non può giocare domani”.

PRESTAZIONE DI LEAO COL REAL – “Giocherà titolare a Cagliari. Ha fatto una buona partita a Madrid e penso che possa fare ancora meglio, in alcune situazioni poteva prendere delle decisioni differenti. A Cagliari sarà una partita molto diversa anche per lui, non avrà tutto lo spazio che ha avuto a Madrid. Mi aspetto che possa stare allo stesso livello”.

LEAO PUO’ FARE PIU’ GOL – “Ha avuto alcune situazioni in uno contro uno negli ultimi 30 metri e che l’ultima scelta potesse essere migliorare. Poi è chiaro che può migliorare difensivamente. Dobbiamo continuare a lavorare con lui su queste situazioni, importanti per Rafa e soprattutto per la squadra”.

VINCERE PER CORSA SCUDETTO – “Sarà importante per tutto, non possiamo sbagliare in questo tipo di partite e perdere punti. Arriviamo dopo una buona partita e la vittoria a Madrid non ha senso se non vinceremo anche contro il Cagliari. Vincere sarà importantissimo”.

RAPPORTO CON LEAO – “Buono, lo è sempre stato. Non posso dire tutto, ma noi allenatori cerchiamo di avere differenti strategie. Io con lui ho provato ad avere una strategia, forse non è stata la migliore e ne ho provata un’altra che sembra che ha avuto qualche effetto. Ma mai ho avuto problemi con Rafa. Lui ha accettato bene le situazioni, ha avuto la reazione che io volevo e per me va tutto bene. Mi aspetto che continui così. Se questa è la reazione, magari possiamo vederlo più volte in panchina (ride, ndr)”.

INTER E REAL SCONFITTE CONTO I PROTONISTICI CON GRANDI PRESTAZIONI – “Magari ci sono diverse spiegazioni per questo. Tali partite sono di grande motivazione per i giocatori. Le affrontano più motivati rispetto alle altre. Questa ragione mi preoccupa prima della gara a Cagliari, sono più preoccupato rispetto alla partita contro il Real. Sono partite totalmente diverse. Il peggio che può succedere quando giochi contro formazioni come il Real è non avere coraggio di giocare, nonostante ci sia spazio. Tante hanno paura di giocare e pensano soprattutto a difendere. Ai giocatori devo trasmettere che possono giocare e poi ciò porta fiducia. Contro il Real c’è spazio, a Cagliari sono sicuro che non avremo lo stesso spazio per giocare”.

ATTEGGIAMENTO DEI TIFOSI – “Normale che mi vogliano più bene dopo Madrid. Per me non è cambiato niente, devo seguire la strada in cui credo. Devo essere sempre equilibrato quando vinco e quando perdo”.

MILAN SQUADRA DA COPPA? – “Onestamente non ci ho pensato. Mi piace come cosa, però voglio che la squadra capisca che l’Italia è la priorità e dobbiamo avere lo stesso atteggiamento e coraggio per vincere le partite qui. La Serie A è la nostra priorità. La mia preoccupazione è giocare sempre bene con tutte le squadre”.

MORATA CONVOCATO DALLA SPAGNA – “Non so cosa abbia detto al ct, perché c’è un protocollo che prevede che debba riposare 10 giorni. Non so come De La Fuente possa dire che Alvaro giocherà la prima o la seconda partita della Spagna, per me è strano. Io ho l’indicazione che per 10 giorni non possa fare niente. Non è un’opzione, è un cosa obbligatoria”.

CAMBIARE STRUTTURA A CAGLIARI – “Giochiamo già con tre centrocampisti. Fofana, Reijnders, Pulisic… A Madrid erano quattro, c’era anche Musah. Abbiamo sempre giocato con tre”.

FORMAZIONE – “In questo momento è difficile scegliere, perché tanti stanno bene. Io posso spiegare che è una scelta tattica e non legata alla performance. Ora abbiamo più possibilità di cambiare in funzione della partita e degli avversari. Penso che i calciatori lo capiscano, io sono diretto e spiego quando devo farlo. Sono soddisfatto e orgoglioso della crescita del gruppo”.

ABRAHAM TITOLRE? –No, domani giocherà Camarda”.

JOVIC –  “È dentro il progetto, ma non sta bene fisicamente e ha un problema che continua. Negli ultimi giorni si è allenato, ma con forte dolore e non ci sarà a Cagliari”.

MUSAH – “Il successo delle squadre si basa su questo tipo di giocatori. Lui è molto importante, aveva giocato una buona partita contro il Napoli e ha fatto molto bene quando gli ho chiesto di giocare in un altro ruolo. So che è un tipo di calciatore che è sempre pronto per sacrificarsi e aiutare la squadra. Mi piace, è stato decisivo contro il Real. Non avevo parlato di lui perché mi vengono fatte solo domande su Leao. Io volevo, ma le domande non sono arrivate”.

CAMARDA TITOLARE IN CAGLIARI-MILAN – “Non è una sorpresa, lavora bene con noi e capisce bene il ruolo. Per me i giocatori non hanno età, hanno qualità e lui lo dimostra ogni giorno. Morata ora ha un ruolo molto specifico, perché non è sempre l’attaccante della squadra, è il calciatore che sblocca le linee di passaggio tra Pulisic e Reijnders. Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per questo ruolo. Inoltre, Tammy non sta totalmente bene. Ho totale fiducia in Camarda, si è allenato molto bene. Anche se è giovane, ha una maturità molto grande. Non è un ragazzo che ha paura, sembra che abbia 25-26 anni. Ha coraggio e aggressività, lavora tanto per la squadra difensivamente. Quando Morata ha avuto quel problema, io non ho avuto nessun dubbio sul giocatore che avrebbe dovuto giocare a Cagliari”.

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