Jannik Sinner ancora nell’occhio del ciclone. Il tennista altoatesino è senza dubbio uno degli atleti più chiacchierati al mondo.
Nonostante il 2024 sia stato un anno ricco di trionfi e di risultati positivi, Jannik Sinner deve affrontare questi ultimi mesi con un tantino di ansia in più del dovuto. Tutta colpa di una situazione delicata che lo riguarda personalmente e che dovrebbe risolversi nell’arco delle prossime settimane.
Mentre sta preparando il suo debutto nelle tanto attese Nitto ATP Finals di Torino, dove cercherà di confermarsi come il tennista più forte del circuito maschile, Sinner attende novità riguardo alla sentenza sulla sua positività al Clostebol, una sostanza anabolizzante proibita nell’assunzione per gli atleti agonisti di qualsiasi sport.
Sinner è risultato positivo ad un controllo antidoping lo scorso aprile, notizia che è trapelata soltanto qualche mese dopo. Il tennista altoatesino ha subito denunciato la sua estraneità ai fatti, venendo anche appoggiato da un tribunale arbitrario esterno che lo ha considerato innocente per l’assunzione involontaria della sostanza in questione. Peccato che la Wada, l’organismo antidoping internazionale, voglia riaprire il caso e abbia fatto ricordo al Tas di Losanna per chiarire l’intera situazione.
Una situazione spiacevole di cui Jannik Sinner dovrà dunque ancora rispondere nelle prossime settimane. C’è grande incertezza sull’esito della sentenza da parte del Tas, anche se molti ex campioni di tennis si schierano dalla parte dell’azzurro. Come Adriano Panatta, altro grande nome dello sport con le racchette.
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport Panatta ha ammesso con convinzione che Sinner dovrà essere scagionato, viste le prove già visionate. “Speriamo finisca presto e non se ne parli mai più. Sono assolutamente convinto che Jannik sia totalmente estraneo a questa vicenda, è tutto talmente evidente… Però con certe istituzioni, che forse ragionano in un`altra maniera, non si possono avere certezze purtroppo”- ha ammesso l’ex campione italiano, ancora dubbioso sull’esito finale.
“Resta il fatto che per me sarebbe un vero scandalo se venisse sospeso. Giocare con una spada di Damocle sulla testa, vivendo questa cosa come un`ingiustizia, è roba per pochi. È stato molto bravo a controllarla e dominarla. Non è facile, perché quando hai il tarlo poi quello ti rode. Lui per fortuna sembra immune davvero a tutto. È una storiaccia di cui avremmo fatto tutti volentieri a meno“ . Ora non resta altro che attendere, nella speranza che Jannik non venga distratto dall’annosa questione.