Il precedente preoccupa, Mbappè ‘distrutto’ dal Milan: adesso il nazionale francese può iniziare davvero a temere il peggio
Una serata storica quella del Santiago Bernabeu. Il Milan di Paulo Fonseca è riuscito in una vera e propria impresa, battendo 1-3 il Real Madrid del grande ex Carlo Ancelotti. Ore di vero godimento per il popolo milanista che dopo tanti bocconi amari ingoiati fino a questo momento, è tornato a sognare in grande.
Certo, il cammino europeo del ‘Diavolo’ è tutt’altro che in discesa ed i rossoneri saranno chiamati il prossimo 26 novembre all’insidiosa trasferta contro lo Slovan Bratislava, prima di chiudere in casa il girone col doppio incontro con Girona prima e Dinamo Zagabria poi, a fine gennaio. Indirettamente i rossoneri hanno messo in mostra dei limiti che le ‘Merengues’ fino a questo momento erano riuscite a nascondere in maniera intelligente: ma per Ancelotti, sembra chiaro, può nascere un vero e proprio caso Mbappè. L’attaccante francese è arrivato a zero, la scorsa estate, dopo aver esaurito il suo contratto con il PSG.
Un accordo multimilionario, con annesso assegno alla firma, che ha segnato quello che rimarrà a lungo uno dei colpi più chiacchierati e importanti della storia recente. In campo, però, sembra presentarsi un ‘equivoco’ dannatamente pericoloso per l’allenatore di Reggiolo. Soluzione, in tal senso, non sembra esistere: lo si è visto in Real Madrid-Milan, ci sarà da lavorare. C’entra, manco a dirlo, proprio il prodigio francese.
Il sogno di vestire la camiceta blanca, l’idea e l’ambizione di scrivere pagine irripetibili nella storia del Real Madrid. Mbappè, però, deve fare i conti con una situazione spinosa che proprio il Milan è stato in grado di evidenziare: in campo, il Real, ha un grosso problema.
Quindici anni fa i ‘Blancos’ mettevano a segno un doppio colpo da capogiro: Cristiano Ronaldo e Ricardo Kakà, che lasciò proprio i rossoneri per sbarcare a Madrid. Nel corso del tempo si capì come il portoghese ed il brasiliano fossero poco compatibili tra loro, con CR7 che finì per ‘cannibalizzare’ ogni attenzione in campo, limitando di fatto la classe del Pallone d’Oro 2007. Stessa cosa, pare, possa capitare a Mbappè e Vinicius. Sia l’ex PSG che l’ala brasiliana – protagonista di un calcio di rigore procurato e trasformato brillantemente contro il Milan – amano svariare sul lato sinistro dell’attacco, per poi accentrarsi e concludere l’azione.
Lo si è visto anche in passato, specialmente per Vinicius, come si tratti di attaccanti assai simili che preferirebbero avere al proprio fianco un centravanti puro, che crei spazi per gli inserimenti dalla sinistra. Ora come ora, Mbappè si sta ‘adattando’ centralmente mentre Vinicius parte dall’esterno. Alla lunga, però, questa spasmodica ricerca del colpo multimilionario, a effetto, può avere conseguenze tutt’altro che piacevoli. Starà a Carlo Ancelotti riportare i remi in barca per affrontare i prossimi impegni: nella speranza che, tatticamente o meno, il feeling tra i due possa portare risultati assai diversi del suo CR7-Kakà, quindici anni fa.