@ML – Real Madrid-Milan, Fonseca: “Partita diversa da quelle in Italia, ma questo è il Milan che voglio”

Le parole di Paulo Fonseca dopo Real Madrid-Milan, tutte le dichiarazioni del tecnico in conferenza stampa.

Una notte incredibile quella del Milan al Santiago Bernabeu: i rossoneri vincono, e lo fanno addirittura dominando e segnando tre reti. Soddisfazione enorme per Paulo Fonseca, forse anche più del derby, perché è riuscito a vincere esprimendo il suo calcio a grandissimi livelli, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa, i rossoneri non hanno nemmeno sofferto troppo.

Paulo Fonseca in conferenza stampa
Le parole di Fonseca in conferenza dopo Real-Milan (ANSA) – MilanLive.it

Se è una partita che può cambiare la stagione: “Io devo essere onesto: queste partite sono totalmente diverse da quelle che abbiamo in Italia. Possiamo dire che questo è il Milan che io voglio, ma non possiamo essere gli stessi in Italia. Qui non ci sono squadre uomo a uomo, per questo io devo fare attenzione. Oggi abbiamo fatto una partita di grande qualità, magari in Serie A non ci riesci. Ma questo è il Milan che io voglio“.

Sulla scelta di Musah: “Abbiamo cercato con Musah di aiutare sul corridoio più pericoloso del Real Madrid. La linea di cinque ci ha aiutati a controllare la ricerca di profondità. Quello che fa Morata è incredibile, e non solo per il gol, è troppo importante. Io valuto molto quello che i giocatori fanno per la squadra. Penso che Alvaro meriti queste parole. Io avevo già pensato a questa struttura prima della partita col Monza, e infatti non avevo fatto giocare alcuni“.

Fonseca è contento di come la squadra ha gestito la parte centrale del campo: “Fofana, Pulisic e Morata sono stati decisivi per il modo in cui hanno controllato la partita, con la palla e senza la palla. Mi piace il coraggio dei nostri mediani“. Se è un bene partire sfavoriti: “No, sono le caratteristiche della partita. Io penso che siamo in crescita in tante cose. Questa è una partita più aperta, dove possiamo giocare in un modo diverso. Abbiamo tante partite contro squadre che si chiudono bene, non è la stessa cosa giocare contro chi difende uomo a uomo. Anche noi dobbiamo cambiare le cose“.

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