L’avvicendamento nelle posizioni alle spalle del numero uno del mondo potrebbe stravolgere il tabellone delle ATP Finals: la situazione
E chi se lo sarebbe mai aspettato. Pur reduce da un periodo in cui sembrava aver trovato quella continuità quasi sempre assente nella seconda metà di stagione – nel 2023 il talento spagnolo non vinse nemmeno un torneo da Wimbledon in poi – Carlos Alcaraz non ce l’ha fatta a superare lo scoglio Ugo Humbert al Masters 1000 di Parigi-Bercy.
L’idolo di casa, a cui vanno fatti gli applausi per una prestazione eccezionale, è riuscito nell’impresa di eliminare quello che era, fino a quel momento, il numero del mondo già in ottavi di finale. Abbiamo volutamente usato l’imperfetto per sottolineare che poi, complice lo splendido cammino di Sascha Zverev nella kermesse parigina, il nativo di Murcia ha di fatto perso la seconda piazza nel ranking mondiale proprio a favore del tennista di Amburgo.
Ma non finisce qui. Gli stravolgimenti nelle posizioni alle spalle dell’irraggiungibile Jannik sono cambiate anche in un’altra graduatoria. La cui importanza è davvero di stretta attualità.
L’ottimo 2024 di Zverev – a cui è mancato, come al solito, lo squillo di una vittoria finale in un Major – ha portato il 27enne tedesco a scalzare Carlitos anche nella Race del 2024. Ovvero la classifica dalle cui posizioni vengono poi determinati, almeno in parte, i gironi della kermesse delle Nitto ATP Finals.
Alcaraz scalzato anche dalla Race: ora sono guai per Sinner
Scorrendo la classifica LIVE che tiene conto, come detto, esclusivamente dei piazzamenti ottenuti nell’anno solare, Jannik Sinner comanda con autorità dall’alto dei suoi 10330 punti. Dietro l’altoatesino, almeno fino a prima del torneo indoor della capitale francese, c’era proprio Alcaraz. Il quale però, a causa della precoce eliminazione, abbinata all’ottimo cammino di Zverev qualificatosi addirittura per la finale, è ora terzo (6810 punti) alle spalle del tedesco (arrivato per ora a 6965). Una variazione i cui effetti potrebbero essere nefasti anche per il fuoriclasse azzurro in vista di Torino.
Fermo restando che il sorteggio dei due raggruppamenti è libero, senza restrizioni, fatta eccezione per il vincolo che i primi due della Race non possano stare nello stesso Round Robin, non sfugge la conseguenza immediata per Jannik.
Con Alcaraz terzo, infatti, l’urna potrebbe mettere i due amici-rivali, già dominatori del circuito nel 2024 e destinati a raccogliere l’eredità dei Big Three nel prossimo futuro, nello stesso girone. Una beffa per il campione di San Candido, che in virtù della sua posizione da leader avrebbe sperato di affrontare, per lo meno nella fase a gruppi, avversari sulla carta più abbordabili.