Tutti i dettagli dell’operazione Daniel Maldini al Monza: il Milan non ha alcuna prelazione, ci sono due clausole
Il Milan porta a casa tre punti, non senza soffrire, dalla trasferta di Monza. Risultato sbloccato durante un difficile primo tempo con la rete di Reijnders, rientrato dopo la squalifica: l’olandese segna di testa dopo una deviazione di Izzo su un tentativo a pochi passi di Alvaro Morata. Prestazione migliore nella ripresa ma il gol del 2-0 non arriva e per questo si soffre fino alla fine.
Monza-Milan è sempre una partita dai mille intrecci. Silvio Berlusconi, Adriano Galliani, Alessandro Nesta e… Daniel Maldini. L’attaccante aveva giocato già coi brianzoli negli ultimi sei mesi della scorsa stagione in prestito; in estate, invece, nonostante l’evidente crescita del giocatore, il Milan ha deciso di cederlo, sempre al Monza, ma stavolta a titolo definitivo. Un’operazione dalla quale i rossoneri hanno incassato… zero euro. Sì, esatto: i dirigenti milanisti hanno scelto di mandarlo via a titolo gratuito, con la sola percentuale di futura rivendita (50%, in stile Brescianini). E ieri sera sono emersi nuovi dettagli dell’affare che rendono la scelta di Furlani e Moncada ancora più assurda.
Si era parlato, infatti, della presenza di un diritto di prelazione in favore del Milan, e cioè la possibilità di pareggiare un’eventuale offerta al Monza per Daniel Maldini. E invece no, parola di Gianluca Di Marzio: “Non ci sono prelazioni né possibilità di pareggiare le offerte: è stato ceduto a zero dal Milan che ha solo il 50% della futura rivendita“.
Ci sono però però delle novità. Nel contratto del figlio di Paolo con il Monza ci sono due clausole rescissorie: la prima è di 12 milioni e vale soltanto per l’Italia. Questo significa che, se c’è un club interessato al suo acquisto, può portarlo a casa per quella cifra piuttosto bassa. Chiunque può usufruirne, anche l’Inter: i nerazzurri, nonostante le smentite di rito, lo stanno seguendo da vicino. Oltre ai nerazzurri, anche Gasperini lo vorrebbe con sé all’Atalanta e occhio alla Roma. C’è però anche una clausola valida per l’estero, che è leggermente più alta: è di 15 milioni. Fino ad ora non ci sono state indiscrezioni su interessamenti fuori dall’Europa, ma se continuerà su questi standard sarà inevitabile. Daniel Maldini sta crescendo a vista d’occhio: convocazione e debutto con l’Italia ne sono solo un’altra prova. Assurdo che il Milan lo abbia lasciato andare via così: da un punto di vista tecnico e tattico, sarebbe tornato davvero molto utile nel ruolo di trequartista – dove oggi il Milan ha solo Pulisic, e questo rende tutto ancor più inspiegabile.