Rafa Leao continua a non regalare prestazioni all’altezza: la gestione di Fonseca sta costando cara al Milan
Rafael Leao è ormai diventato un vero e proprio caso per il Milan. Indolente, svogliato quand’è in campo, poco collaborativo alla fase difensiva che gli chiede Paulo Fonseca. Insomma, il lusitano non sta certo incantando ed anche la formazione rossonera ne sta risentendo sul campo, considerato come il numero 10 dovrebbe essere il calciatore di maggior talento e spicco della rosa, colui in grado di fare la differenza con una giocata.
Le statistiche fin qui sono decisamente desolanti: in otto presenze in campionato (542′ totali giocati) la miseria di un solo gol ma anche quattro assist mentre in Champions la situazione è ancora più drammatica, sportivamente parlando s’intende. Tre presenze, 240′ in totale ma nessun acuto: né gol, né assist, il nulla assoluto.
Non una bella notizia per Paulo Fonseca che si gioca la panchina nelle prossime gare, da qui fino alla sosta di novembre, con Monza e Real Madrid già decisive. Il lusitano è ai ferri corti con il suo connazionale e nelle ultime gare l’ha lasciato in panchina. Gli ha preferito Okafor sulla corsia sinistra anche quando in piena emergenza.
Nell’ultima gara di campionato contro il Napoli, nonostante Pulisic lasciato in panchina perchè non al meglio e con Theo Hernandez e Reijnders squalificati, Leao è ugualmente rimasto inizialmente in panchina, con spazio per Okafor. Solo nella ripresa, con il risultato compromesso ed una gara da provare a riaprire e ribaltare, è subentrato in campo ma di lui si ricorda solo una conclusione deviata da Meret e nulla più.
Insomma, una gestione pessima, con il calciatore che sembra non far nulla per invertire la tendenza. E chissà se non dipenda dai ferri corti con l’allenatore già dai tempi della sfida contro la Lazio, quando per la prima volta conobbe l’onta della panchina. Ricordate? Lui e Theo subentrati ed il “caso” del cooling break fatto lontani dal loro allenatore.
La gestione di Leao, però, sta creando un grave danno al Milan non solo dal punto di vista sportivo. Un talento come il lusitano, infatti, servirebbe eccome alla causa rossonera per risalire la classifica in campionato e provare a raddrizzare la situazione in Champions League. Il danno per i rossoneri è anche economico.
Le prestazioni, infatti, stanno svalutando il cartellino dell’esterno. Dai 100 milioni di valutazione dell’estate scorsa, sono andati in fumo già 25 milioni, un quarto totale, con il suo prezzo sceso a 75 milioni. E di questo passo, il crollo potrebbe essere ancora più evidente e verticale.