L’ultimo episodio controverso che riguarda Jannik Sinner è accaduto in diretta televisiva e non farà certo contenti i suoi tifosi.
Da una parte le vittorie ed i trionfi internazionali. Dall’altra un personaggio che con le sue scelte spesso fa discutere e finisce in prima pagina per questioni poco inerenti allo sport. Parliamo di Jannik Sinner, numero uno al mondo del tennis maschile, protagonista di un 2024 assolutamente trionfale, ma allo stesso tempo ricco di scelte e azioni discutibili.
Sinner come detto è stabile al primo posto del ranking ATP e ci resterà per tutto l’anno solare. Si è sbloccato ad alti livelli vincendo due tornei del grande slam, prima in Australia e poi negli USA. Ma durante la stagione non sono mancate polemiche scaturite nei suoi confronti, come per il forfait dell’ultima ora alle Olimpiadi di Parigi o il caso della lieve positività alla sostanza anabolizzante Clostebol.
L’ultima questione che fa discutere riguarda gli ultimi impegni di Sinner. Il tennista di San Candido ha rinunciato al Master 1000 di Parigi-Bercy per presunta influenza intestinale, mentre pochi giorni prima si esibiva a Riyad nel Six Kings Slam, torneo amichevole vinto dallo stesso Jannik e che gli ha fruttato ben 6 milioni di dollari di incasso.
“I soldi non sono tutto…” Sinner e la presa in giro sui suoi guadagni
Questa scelta di Sinner, unita al montepremi top ottenuto in questa stagione fra i vari tornei giocati, è divenuta oggetto di scherno anche in diretta televisiva. Protagonista della battuta è stato un altro tennista, il kazako Alexander Bublik, durante un’intervista in diretta a Tennis Channel.
Il cronista ha incensato Bublik per i suoi successi stagionali, che lo hanno portato nella top 20 ATP, e per i suoi guadagni in crescita. La battuta del kazako non si è fatta attendere: “Come ha detto Sinner, il denaro non è tutto…“. Parole che hanno scatenato ilarità e risate in tutto lo studio, vista la frecciata diretta al collega italiano.
Il riferimento è ad alcune dichiarazioni di Sinner dopo la vittoria nel Six Kings Slam: “È un bel premio ovviamente, ma io sono andato lì perché c’erano i sei migliori giocatori del mondo. Io non gioco per soldi, è semplice. I soldi non sono la cosa più importante, vivo bene anche senza. Sono soltanto un extra, contano molto meno della salute e della famiglia”.
Parole nobili quelle del tennista altoatesino, ma è ovvio che la possibilità di vincere un montepremi così alto non poteva restare così in secondo piano…