Sinner-Alcaraz, una rivalità che segnerà il tennis dei prossimi anni: nuovo capitolo fuori dal campo, con il botta e risposta tra i due
Sinner-Alcaraz, sempre loro, ancora loro. Il dualismo tra l’altoatesino e lo spagnolo sta entusiasmando il mondo del tennis, riproponendo una rivalità di altissimo profilo che andrà, nei prossimi anni, a rimpiazzare le epiche sfide tra i Big Three, Djokovic, Federer e Nadal, che per vent’anni circa hanno dominato il pianeta della racchetta e si sono affermati tra gli sportivi più amati in assoluto.
E’ ancora presto per dire se, per spettacolo e per numeri, potrà esserci un vero paragone, ma l’inizio appare promettente. In questo 2024, Sinner e Alcaraz si sono presi la scena conquistando due prove del Grande Slam a testa e promettono di fare altrettanto nelle prossime stagioni, avendo già lanciato un segnale consistente alla concorrenza.
Per il ritiro di Sinner a Parigi, non ci sarà un nuovo duello, ma forse, basterà aspettare poco per vederli contro in campo. Alle ATP Finals di Torino e in Coppa Davis a Malaga, il clima si annuncia caldissimo. Intanto, il confronto tra l’attuale numero uno del mondo e il più diretto inseguitore avviene anche dal punto di vista dialettico.
A ‘La Stampa’, in una lunga intervista, Sinner ha spiegato quelli che sono a suo dire gli aspetti più interessanti della rivalità tra loro. “Abbiamo due stili differenti, io preferisco tenere il ritmo alto, il tennis di Carlos è più fisico – ha dichiarato – Lui al momento è più forte in slice e sulla volée, mi piace pensare avere ancora margini di miglioramento”.
Sinner-Alcaraz, la stoccata dello spagnolo: è successo dopo il Six Kings Slam
Da parte di Sinner però ci sono state anche altre dichiarazioni che hanno riguardato il recente incontro al Six Kings Slam. Frasi a cui è arrivata la risposta da parte di Alcaraz.
Per quanto concerne il torneo di esibizione in Arabia, Sinner ha affermato che “è vero che ho ricevuto un gran bel premio, ma non gioco per soldi, sono andato lì perché c’erano i migliori giocatori del mondo ed è stata una bella esperienza”. Alcaraz, invece, ha adottato una linea del tutto diversa, ammettendo: “Se dicessi che sono andato in Arabia per divertimento o per giocare, mentirei, i soldi hanno assolutamente la loro importanza. Avere un premio così alto è stata una buona motivazione”.