Non è un momento facile per Max Verstappen. Il pilota olandese sta difendendo il suo primato con una macchina non più all’altezza
Non è certo un momento facile per Max Verstappen. Il pilota sta difendendo il proprio primato in classifica, per la conquista del Mondiale, con le unghie e con i denti. Dopo il sesto posto al Gp di Città del Messico sono 47 i punti di vantaggio su Norris.
Un vantaggio che però non può far star tranquillo l’attuale campione del Mondo, che si ritrova tra le mani una vettura per nulla competitiva. Sono lontani, infatti, i tempi in cui la Red Bull dominava. Oggi sia la Ferrari che la McLaren stanno dimostrando di essere superiori, ma anche la Mercedes ne ha di più della casa austriaca. Il rischio di vedere sfumare il Mondiale, dunque, non è così basso. D’altronde ci sono ancora tanti punti da poter conquistare: sono, infatti, quattro i gran premi da disputare, in Brasile, a Las Vegas, in Qatar e ad Abu Dhabi, oltre a due sprint.
C’è dunque tanta preoccupazione dalla parti di casa Verstappen. Jos, papà di Max, intervistato da De Teelegraaf si è mostrato particolarmente inquieto: “Max deve guidare così – afferma l’ex pilota – perché la macchina non è abbastanza buona e sta facendo tutto il possibile per vincere il titolo”.
“La cosa più grave è che la base non è buona – prosegue Verstappen -. Lo si è visto dalle prestazioni del suo compagno di squadra. Persino la Haas è stata più veloce della Red Bull in gara”. Parole chiaramente preoccupanti in vista di questo finir di stagione, ma anche in vista del nuovo anno. I regolamenti, d’altronde, come è noto, non cambieranno e le auto non saranno altro che delle evoluzioni di quelle che stiamo ammirando adesso. E’ sotto gli occhi di tutti, che Ferrari e McLaren abbiano preso la strada giusta che potrebbe portarli ad essere le due scuderie favorite per la nuova stagione. Anche la Mercedes, come detto, appare avanti rispetto alla Red Bull. Se le gerarchie dovessero essere confermate per Max Verstappen sarà praticamente impossibile lottare per il Mondiale la prossima stagione. Immaginare l’olandese, dunque, lontano dalla Red Bull in un futuro non così lontano non è poi così improbabile.