Nonostante Jannik Sinner sia numero uno del mondo con pieno merito, arriva un nuovo attacco all’azzurro: il leader del ranking ATP sotto accusa da parte di un grande ex
Il 2024 è stato l’anno della consacrazione definitiva di Jannik Sinner. Una stagione davvero formidabile per il tennista azzurro, che si è preso la scena conquistando la vetta del ranking ATP, che sta tenendo d’autorità ormai da 21 settimane e che conserverà almeno fino alla fine dell’anno solare.
L’altoatesino ha ottenuto risultati di altissimo livello a suggellare il suo nuovo rango, come la conquista di due prove del Grande Slam e di tre Masters 1000, con un totale di sette tornei vinti fin qui. Numeri che parlano da soli e che ci restituiscono l’immagine di un vero e proprio dominatore. E non è ancora finita qui.
Sinner può regalarsi e regalare allo sport italiano ancora altre soddisfazioni negli ultimi appuntamenti stagionali. Ci sono davanti a lui il Masters 1000 di Parigi-Bercy, le ATP Finals, la Coppa Davis. Tutti tornei che potrebbero contribuire a farlo entrare definitivamente nella leggenda e consegnare questo 2024 agli annali. Tanto più che Sinner, come noto, sta ottenendo tutto questo, dovendo lottare con molte difficoltà, legate alla vicenda Clostebol che pure lo sta condizionando.
Sull’azzurro pende il rischio di una lunga squalifica dopo il ricorso della WADA, l’agenzia internazionale antidoping, al TAS di Losanna. Lo stesso Sinner ha raccontato di aver vissuto attacchi d’ansia in questo periodo, un qualcosa che rende il suo rendimento in campo ancor più straordinario. Ma non mancano, nel mondo del tennis, attacchi frontali a lui rivolti.
Kafelnikov contro Sinner: “Bravissimo, ma non è un grande campione”
Dopo le stilettate di Kyrgios, arriva anche quella di Yevgeny Kafelnikov, ex tennista con un passato da numero uno del circuito. Il russo ci è andato giù pesante, ridimensionando, a suo dire, il vero valore di Jannik.
Intervenuto nel podcast ‘Best Tennis’, Kafelnikov si è espresso così su Sinner: “E’ un giocatore di alto livello, ma è unidimensionale, non ha quella versatilità propria dei grandi campioni. E’ un giocatore stupidamente progettato per colpire, è come un Johansson o un Hrbaty, ma in una versione modernizzata e modificata. L’unico che si può assimilare ai Big Three è Alcaraz“.
Un parere davvero poco lusinghiero nei confronti dell’attuale numero uno del mondo. Che sicuramente però vorrà far ricredere tutti i suoi detrattori, continuando a vincere.