Jannik Sinner svela un segreto clamoroso sul suo passato: la rivelazione del numero uno al mondo lascia i tifosi a bocca aperta
Il personaggio del 2024 nel mondo dello sport italiano è, con pochi dubbi, Jannik Sinner. Il tennista azzurro, già grande protagonista lo scorso anno come trascinatore dell’Italia in Coppa Davis, è riuscito quest’anno a mettere in bacheca due tornei dello Slam, la prima posizione al mondo e tanti altri risultati entusiasmanti, dimostrando di non essere solo un bravo ragazzo, ma anche un campione con limiti ancora tutti da scoprire.
Ormai stiamo imparando a conoscerlo, il fuoriclasse di Sesto Pusteria, un normal one in grado di raggiungere risultati che nel mondo del tennis italiano nessuno era mai riuscito nemmeno ad avvicinare. E per farsi conoscere meglio lo stesso Sinner in questi giorni si è confessato in una lunga e interessante intervista a Sky Sport.
Un’occasione più unica che rara per parlare non solo di come ha vissuto gli ultimi mesi, resi complicati dal caso Clostebol, ma anche per raccontare alcuni aneddoti sulla sua infanzia e la sua adolescenza che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Aneddoti come quello riguardante un anziano di 85 anni, un racconto emozionante che ha permesso a tanti tifosi del tennista azzurro di poter scoprire qualcosa su di lui di davvero sconvolgente.
Chi pensava di conoscere Sinner, evidentemente si sbagliava. Dietro a quel bravo ragazzo, con quel viso del classico vicino di casa sempre pronto a darti una mano, si nasconde infatti un vero e proprio peperino, un discolo dal passato quasi da bad boy.
Lo ha confessato lo stesso tennista numero uno al mondo nel corso della sua lunga chiacchierata con Sky Sport, raccontando un aneddoto che nessuno avrebbe mai potuto immaginare, un segreto che nessun tifoso avrebbe mai potuto immaginare prima.
Diventato grazie al suo talento e a un lavoro quotidiano certosino uno dei più grandi giocatori al mondo, ormai Sinner non ha più tempo per tornare spesso a casa. A Sesto Pusteria riesce ad andarci solo tre o quattro volte all’anno, per salutare i suoi genitori e i suoi nonni. Eppure, il legame con la sua terra non si è certo frantumato.
Anzi, Jannik rimane legatissimo a quella terra e a quei ricordi. Lo ha dimostrato svelando un aneddoto che nessuno avrebbe mai potuto immaginare: “Quando ero piccolo con i miei amici andavo spesso a suonare il campanello di un signore, per poi scappare via di corsa. Adesso quel signore ha 85 anni e quando mi ha rivisto me lo ha ricordato. Queste sono quelle cose belle che ti strappano un sorriso e ti danno ancora più forza“.