Arriva un grosso cambiamento a partire dal 2025 prossimo: il tennis non sarà più come lo conosciamo, ribaltone totale
A breve anche questa stagione 2024, una delle più esaltanti degli ultimi anni, finirà negli archivi del tennis: protagonista assoluto di questa annata il nostro Jannik Sinner, capace di rendersi protagonista in ogni campo che ha calcato.
Per lui il 2025 sarà l’anno della riconferma e, si spera, della permanenza in vetta alla classifica Atp. Ma l’anno prossimo sarà rivoluzionario anche per il tennis in generale, con l’introduzione di una novità su cui non su tutti sono d’accordo: quest’ultima riguarda direttamente il campo in se, con la possibilità da parte degli allenatori di dare consigli direttamente ai propri allievi, senza rimanere quindi in tribuna come capita solitamente.
Questa novità – chiamata solitamente coaching – in realtà non lo è per niente (è stata già applicata quest’anno), l’unica differenza è dal gennaio 2025 in poi sarà considerata la norma in giro per il mondo.
Chiamasi coaching la semplice assistenza degli allenatori ad un proprio giocatore. Assistenza che non ha a che fare solo col tennis, ma anche con la psicologia degli stessi giocatori. Questa sorta di consulenza diventerà legale dal prossimo 1 gennaio 2025: lo ha comunicato la Federazione Internazionale di Tennis (ITF), la quale aveva sperimentato questo metodo già diversi mesi fa.
Il coaching permetterà, dunque, agli allenatori di scendere letteralmente in campo e di dare consigli ai loro assistiti. Ciò accadrà non durante gli scambi, quindi durante la partita vera e propria, ma nelle pause e durante i cambi di campo.
Questa decisione non è stata accolto in egual modo da tutti. C’è chi la considera una novità importante, in quanto permetterà ai coach di essere realmente protagonisti in panchina; altri invece la vedono come una distorsione del tennis originale, un gioco prettamente individuale.
A tal proposito si sono fatti sentire subito Taylor Fritz e altri suoi colleghi. Secondo lo statunitense, “dobbiamo smettere di rovinare l’aspetto mentale dello sport uno contro uno“. Mentre Denis Shapovalov va giù più duro: “Il tennis è speciale proprio perché sei da solo. Non sono d’accordo anche come semplice tifoso di questo sport“.
Insomma, la scelta da parte dell’ITF sarà destinate a fare ancor più rumore, visto che trasformerà letteralmente il tennis rendendolo uno sport molto più interattivo.