Ritorna la fascia sinistra più invidiata da tutti: Theo Hernandez e Rafa Leao ancora titolari contro il Club Brugge in Champions
E’ il Milan con l’abito migliore quello che scenderà in campo stasera a San Siro per sfidare il Club Brugge. I rossoneri devono obbligatoriamente conquistare i primi tre punti stagionali in Champions League per iniziare a credere davvero nella qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.
Per l’occasione così Paulo Fonseca ha deciso di affidarsi alla sua migliore formazione. E’ stato lo stesso tecnico portoghese, un po’ a sorpresa, ad annunciare l’undici che manderà in campo contro la squadra belga. E’ stato anche un modo per zittire le critiche e i possibili rumors attorno a Rafa Leao. Il portoghese, d’altronde, nonostante la vittoria, è stato il protagonista di questi giorni. In tv e sui giornali non si è fatto altro che parlare del numero dieci rossonero.
Fonseca aveva chiarito che Leao era stato escluso dall’undici titolare contro l’Udinese, essendosi allenato solamente una volta per via di un problema fisico. Noah Okafor, invece, era stato a Milanello per tutto il tempo. Che la scelta ricadesse sullo svizzero dunque appariva alquanto scontata, ma quanto si parlare di Leao viene tirato tutto in ballo.
Milan, Leao e Theo chiamati a convincere tutti
Stasera, dunque, Rafa Leao tornerà titolare e lo farà insieme a Theo Hernandez. Anche il francese è chiamato a convincere tutti, come il compagno e amico portoghese, dopo i disastri di Firenze.
La speranza di tutti è che contro il Club Brugge torni quella coppia che per molti è la migliore al mondo sulla sinistra. Entrambi d’altronde hanno almeno una doppia missione: innanzitutto quella di convincere i tifosi. Alcuni di essi, infatti, iniziano a spazientirsi, non per le loro qualità, ma per l’atteggiamento che delle volte mostrano in campo. Serve una prestazione totale per zittire anche le critiche, portando i giornali a guardare altrove. Rafa Leao, poi, ha una terza missione, quella di convincere Paulo Fonseca ad essere indispensabile. Sì perché sabato Noah Okafor ha dimostrato di poterlo sostituire egregiamente. Il compitino potrebbe dunque non bastare. Bisogna alzare l’asticella per essere ritenuto un insostituibile come Alvaro Morata, Christian Pulisic, Youssouf Fofana e Mike Maignan. Tra gli insostituibili c’è chiaramente anche Theo Hernandez, che contrariamente a Leao, non ha un sostituto all’altezza. Filippo Terracciano, infatti, non ha certamente convinto contro l’Udinese