Com’è cambiata la struttura del Milan in fase di possesso: interessante la posizione di Chukwueze, Pulisic e Terracciano
Nei primi 30′ contro l’Udinese, e cioè quelli giocati prima dell’espulsione di Tijjani Reijnders, si è visto, molto probabilmente, la miglior versione del Milan. O meglio, la miglior versione di quello che vuole Paulo Fonseca. Ed è successo senza Rafael Leao e Theo Hernandez, così come era successo nel primo tempo contro la Lazio: è solo un caso? Lo scopriremo solo più avanti, quando entrambi saranno nuovamente in campo.
Oltre a loro, Fonseca ha preso anche un’altra importante decisione: fuori Tammy Abraham e quindi Alvaro Morata di nuovo nel suo vero ruolo. A questo punto, abbiamo visto quello che, forse, era nella testa dell’allenatore fin dall’estate: Pulisic a raccordare il gioco fra le linee, in una posizione di centro sinistra, e Samuel Chukwueze in ampiezza a destra. La posizione del nigeriano ha permesso ad Emerson Royal di fare quello che, secondo Fonseca, è la sua funzione migliore: il terzino bloccato. Molto più interessante, invece, il compito di Filippo Terracciano, colui che ha sostituito Theo Hernandez.
Milan-Udinese, nuova struttura in fase di possesso
Come abbiamo visto insieme più volte, nelle scorse settimane il Milan assumeva in fase di possesso una struttura simile ad un rombo a centrocampo, con Pulisic stretto a completare il diamante insieme a Fofana, Reijnders e, alternati, Loftus-Cheek o Morata. Ieri, invece, abbiamo visto qualcosa di diverso.
Chukwueze, titolare per la terza volta dopo Torino e Lazio, come già anticipato, ha preso l’ampiezza a destra, e questo ha quindi permesso al Milan di attaccare sempre in cinque: Pulisic e Reijnders, fino a quanto è rimasto in campo, nei mezzi spazi, Okafor largo a sinistra (perfetto e lucido in tutte le scelte, come in occasione del gol) e Morata riferimento davanti ma a modo suo, svuotando e riempiendo spazi.
Abbiamo prima citato l’interessante posizione di Terracciano. Che, a differenza di Emerson Royal, in costruzione alta era spesso dentro al campo, quasi a completare il tre più due coi tre difensori e Fofana. Questo ha permesso di svuotare spazi, occupati a volte da Reijnders e a volte da Pavlovic.
Questo nuovo tipo di struttura ha dato i suoi frutti visto che, come detto, in quei 30′ si è visto un gran bel Milan, fluido nella manovra e sempre pericoloso in zona offensiva. Purtroppo la scelta dell’arbitro Chiffi, che sembra giusta per regolamento ma assurda per buon senso, ci ha privato del miglior Milan della stagione. L’altra ora di gioco è stata comunque fatta molto bene dai rossoneri per ordine, disponibilità e sacrificio, senza però rinunciare a costruire e ad attaccare. Fonseca ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un abile stratega, attento e preciso nella preparazione delle partite, e di avere idee di gioco ambiziose e di grande livello. Tempo e fiducia.