Oggi mister Fonseca ha parlato in conferenza stampa: ecco le sue parole alla vigilia di Milan-Udinese.
Terminata la pausa nazionali, la squadra rossonera si rituffa sul campionato e ha bisogno di vincere. La sconfitta dell’ultima giornata contro la Fiorentina ha fatto perdere un po’ di contatto dalla vetta della classifica, dove il Napoli è a +5. Servono i 3 punti a San Siro contro l’Udinese.
In Serie A il Milan è anche dietro alla stessa Udinese, che è 2 punti avanti. Una vittoria consentirebbe di scavalcare i friulani e di attendere con maggiore serenità le partite delle rivali. Senza dimenticare che martedì prossimo c’è il match di Champions League conto il Club Brugge e anche in quell’occasione sarà fondamentale vincere. Oggi a Milanello dalle 14:30 ha parlato Paulo Fonseca in conferenza stampa, ovviamente consapevole dell’importanza di dover fare risultati in questo periodo.
Fonseca, la conferenza stampa live
NEGLI ULTIMI 9 ANNI MILAN-UDINESE: 2 VITTORIE, 5 PAREGGI, 2 SCONFITTE – “Non ho guardato la statistica, ma so che battere l’Udinese è sempre difficile qui. Domani non sarà diverso, perché loro sono una buona squadra e stanno facendo un buon campionato. Sono aggressivi, giocano bene e sono molto motivati. Dobbiamo essere al nostro miglior livello per vincere, sarà una partita molto intensa e difficile”.
CLIMA A MILANELLO – “Non avevamo tanti giocatori durante la pausa, abbiamo lavorato con i ragazzi di Milan Futuro. Ho avuto tutta la squadra solo da ieri. Abbiamo fatto quello che andava fatto, abbiamo parlato della partita con la Fiorentina e preparato quella contro l’Udinese. Ieri è stato molto più importante parlare di quello che è successo a Firenze, invece oggi abbiamo parlato più dell’Udinese. Abbiamo detto tutto quello che era normale dire dopo quello è successo. Io non chiudo gli occhi quando ci sono dei problemi. In tutte le squadre ci sono problemi, vanno affrontati faccia a faccia ed è quello che ho fatto col problema che abbiamo avuto”.
SUA LEADERSHIP FRAINTESA – “Non si nota da fuori? Io non faccio per farmi vedere, non sono un attore. Dico quello che penso nello spogliatoio, faccia a faccia con i giocatori. Anche con qualche singolo giocatore, se c’è qualche problema non me ne frega un cazzo del nome del giocatore. Sono diretto con la squadra e anche con i singoli che hanno sbagliato”.
CONTATTI CON IBRAHIMOVIC – “Sì, parliamo quasi tutti i giorni di tutto quello che riguarda la squadra. Siamo tornati assieme in treno dopo la partita e ne abbiamo parlato. Tutto normale”.
FORMAZIONE – “Punito chi ha sbagliato a Firenze? Vediamo domani. Per me nessun giocatore è più importante della squadra. Quando si sbaglia ci si prende la responsabilità. Io credo nello spirito di squadra, per me è difficile se uno sbaglia sotto questo punto di vista”.
NON AVERE IN MANO LO SPOGLIATOIO – “Non devo dimostrare niente, non sono un attore. Oggi nel calcio sembra esserci tanta necessità di mostrare delle cose, io non ce l’ho. Sono fatto così”.
PAROLE DI REIJNDERS SULLA CRESCITA CHE PROCEDE PIANO PIANO – “Io voglio dire la verità, è sempre difficile cambiare tante cose. Stiamo cambiando. Anche io devo capire che è un cambiamento grande e devo essere più paziente di quanto mi aspettassi. Ci serve più tempo per cambiare. Qualcosa si vede, anche di importante, però dobbiamo continuare. Non abbiamo tanto tempo per lavorare, ma dobbiamo migliorare”.
SOSTITUTO THEO HERNANDEZ – “Non ho deciso”.
TURNOVER – “Forse sì, dato che abbiamo tante partite. C’è questa necessità”.
MUSAH TITOLARE DA ESTERNO – “Ho la fortuna di avere un calciatore che può giocare in diverse posizioni. Non mi sembra possibile metterlo esterno, non lo vedo lì”.
OKAFOR TITOLARE – “È una possibilità, ma non so se giocherà”.
FASCIA DA CAPITANO – “Sono arrivato qui e il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo e Rafa, che sono i giocatori con più partite qui. Io posso essere d’accordo o no, però ho rispettato questo. Penso che questa squadra abbia bisogno di più leadership. Per me non è importante tanto la fascia in campo, lo è di più nello spogliatoio avere due-tre giocatori per condividere la leadership. Ci sono altri giocatori che possono aiutare questi capitani a essere leader. Il leader non è solo chi ha la fascia, è molto di più”.
LAVORO – “Sto lavorando per far crescere la squadra e arrivare dove voglio. Abbiamo poco tempo, però stiamo facendo dei passi avanti. I giocatori stanno rispondendo bene a questo. Continuo a credere che saremo un’altra squadra in futuro”.
MOMENTO CRUCIALE DELLA STAGIONE – “Tutti i momenti e le partite sono importanti. Per questo non penso tanto a lungo termine. La più importante è la partita di domani, quindi non penso a quelle dopo. Abbiamo poco tempo e dobbiamo concentrare i giocatori sul prossimo impegno. Al Milan ogni partita è cruciale e decisiva. Per i tifosi magari il derby è stato decisivo, per me lo sono tutte”.
CAMBIAMENTO DIFFICILE – “È tutto collegato. Voi pensate che abbiamo perso per un problema tattico o tecnico? Per me c’è di più. Noi non abbiamo avuto la cattiveria e la voglia di correre più della Fiorentina, non abbiamo avuto aggressività. Non si tratta di tattica. Dobbiamo correre più degli avversari e non lo abbiamo fatto”.
PULISIC TREQUARTISTA – “È possibile rivederlo lì. Non sta giocando largo adesso, è un trequartista e ala destra”.
LIBERALI – “Dal primo giorno ho detto che credo molto nei giovani che abbiamo. Jimenez, Bartesaghi, Zeroli, Liberali, Camarda, Cuenca… Hanno tanta qualità. Il Milan ha fatto bene a creare Milan Futuro per dargli uno spazio e farli crescere. Liberali ha giocato la pre-stagione contro Real, Barcellona e, anche se erano amichevoli, per me è stato chiaro che è un giocatore di grande futuro. Se continua a lavorare con umiltà, può essere un calciatore davvero importante per il Milan in futuro. Quando non lo so. So che lavora con noi e lo ha fatto questa settimana. Ha grandi qualità, ma deve fare un percorso di crescita. Se abbiamo l’opportunità di portarlo con noi e farlo giocare, deve essere come tutti gli altri. Deve esserci il momento giusto per farlo giocare con noi, altrimenti diventa difficile. Comunque posso dire che domani sarà con noi”.
EMERSON ROYAL – “Al Tottenham lo abbiamo visto anche come difensore centrale, ha giocato in più posizioni. Può fare il terzino bloccato e forse in questo ruolo è più forte. Finora non abbiamo giocato con questa struttura. Con Pulisic che viene dentro, ha la responsabilità di correre sulla fascia. Forse il suo ruolo migliore è quello di terzino bloccato, vediamo se possiamo giocare con questa struttura”.
PULISIC DEFINITO “STANCO” E DA PROTEGGERE PER POCHETTINO – “Lo ringrazio per averlo liberato prima dell’ultima amichevole. Pochettino ha avuto sensibilità nel permettergli di riposare e mi è piaciuto quello che ha fatto. Se pensiamo che è stanco adesso dopo sette partite, cosa dobbiamo pensare tra venti partite? Christian è in un grande momento, forse è stato il giocatore più costante per me. Non ha senso parlare di stanchezza in questo momento della stagione”.