Adriano Galliani ha svelato un retroscena di un clamoroso litigio con Silvio Berlusconi ai tempi in cui erano al Milan: “Ho litigato per lui”
Anche le amicizie più lunghe, durature e soprattutto vincenti come quelle tra Adriano Galliani e Silvio Berlusconi ai tempi del Milan, hanno avuto momenti di crisi e di contrasto. Probabilmente nessuno lo avrebbe mai detto e ciò che ha svelato l’attuale dirigente del Monza è un unicum che in pochi (o forse nessuno) sapevano. D’altro canto l’epopea con i due al comando del club meneghino è durata più di venti anni e soprattutto ha portato i rossoneri a vincere come non mai nella loro storia.
Una serie di trionfi nazionali e internazionali, tantissimi campioni avuti, allenatori con i fiocchi da Sacchi a Capello per finire con Ancelotti. Il Milan di Berlusconi e Galliani è stato tante cose e sembra assurdo sapere i due litigati per un giocatore con un periodo in cui addirittura non si parlavano!
Galliani svela un clamoroso retroscena: litigio con Berlusconi!
Il tutto è stato svelato dall’ex amministratore delegato rossonero, a margine della sua presenza a Trento in occasione del Festival dello Sport, durante l’evento “Il Milan degli Invincibili” in cui si è ripercorsa l’epoca vincente di quel Milan d’oro, svelando un momento di crisi avuto con Berlusconi.
“L’unico momento duro, di crisi, che ho avuto con Berlusconi è stato per Desailly!” è la rivelazione da parte di Galliani. Che poi rivela nei dettagli: “Era il novembre del 1993 con Boban che si fa male al menisco, volevo un sostituto e il giocatore francese era il profilo perfetto. Ma in quel momento il gruppo Fininvest era un po’ in crisi e mi fu detto che non avevamo più potere di firma”. Insomma Galliani non avrebbe mai potuto prendere quel giocatore, considerando le disponibilità economiche di quei giorni.
“Se avessi chiamato Berlusconi mi avrebbe detto di no. Se mi avesse detto di sì, invece, lo avrei messo in difficoltà con l’amministratore delegato di Fininvest. Quindi decisi di fare di testa mia, andai a prendere Desailly senza dirgli nulla!“. La sua reazione è facilmente intuibile: “Andò su tutte le furie e per quindici giorni non mi ha più chiamato. Poi però è arrivata la sua benedizione perché il calciatore piaceva tanto anche lui. Di sicuro ho rischiato tanto, spendendo 10 miliardi di lire senza poterlo fare” è la chiosa finale.