Arriva la notizia più bella per Massimiliano Allegri, non vedeva l’ora: il tecnico può fare festa
Massimiliano Allegri continua ad essere uno degli allenatori svincolati di lusso in questa stagione. Dopo l’esonero e, successivamente, la rescissione consensuale con la Juventus il livornese è alla ricerca di un nuovo club che gli garantisca un progetto importante. Poco importa se, a questo punto, in questo inizio di stagione o quello prossimo.
Nell’attesa l’allenatore si sta godendo questo periodo di “disoccupazione”. Anche se, per molte fonti e media sportivi, le chiamate sul suo cellulare non tarderanno ad arrivare. Dall’Italia oppure dall’estero visto che il suo profilo interessa ad alcune società importanti (tra queste il Manchester United che non sta affatto vivendo un buon momento con Erik ten Hag).
Proprio nelle ultime ore, però, per il manager livornese è arrivata una delle notizie più belle che ci siano in questo mondo. Stava attenendo con molta ansia questo momento che è finalmente arrivato. Adesso si che è arrivata “l’ufficialità”.
Proprio come se fosse la prima volta. Anche perché l’emozione è sempre la stessa. Per la seconda volta nella sua vita Massimiliano Allegri è diventato ufficialmente nonno. La notizia tanto attesa per l’allenatore è arrivata nella giornata di giovedì 10 ottobre, direttamente dall’ospedale “San Raffaele” di Milano: è nato il piccolo Edoardo, secondogenito della 29enne Valentina (figlia dell’ex bianconero ed avuta con la prima moglie Gloria).
Come riportato in precedenza non è affatto la prima volta che diventa nonno visto che, nel febbraio dello scorso anno, era nato Filippo, il primo nipotino di mister Allegri. In quella occasione rivelò in una intervista: “Mi ha fatto una strana sensazione diventare nonno“. Quella di ottobre è, senza ombra di dubbio, un’altra bellissima data da ricordare e da cerchiare sul calendario per lui.
Un mese indubbiamente da incorniciare per lui: oltre alla nascita del nipote Allegri è stato citato, da uno studente universitario di comunicazione pubblica e d’impresa, come modello nella sua discussione sulla resilienza. Massimo, questo il nome dello studente, adesso andrà a Livorno con uno scopo: quello di conoscere il suo idolo e, perché no, magari fargli firmare la sua tesi dall’allenatore che sicuramente ha letto e ricevuto la notizia sui social. Lo accontenterà?