Jannik Sinner continua a giocare, ma l’incubo squalifica tiene banco. Ora parla uno dei protagonisti principali della vicenda
Come se nulla fosse, Jannik Sinner continua a giocare e a vincere. Lo ha fatto all’ATP 1000 di Shanghai, in Cina, dove ai quarti ha avuto la meglio, con un netto 6-1 6-4 di Medvedev. L’ultimo ostacolo prima della finale è così rappresentato da Machac, il ceco numero 30 al mondo che a sorpresa ha avuto la meglio dello spagnolo Alcaraz, che solo qualche giorno fa si era imposto contro il numero uno al mondo a Pechino.
Il tennista italiano, dunque, non si ferma e prova a pensare solo al campo, nonostante l’incubo squalifica per doping non sia stato ancora archiviato e inevitabilmente non gli fa dormire sonni tranquilli. Come è noto, infatti, la Wada ha deciso di fare ricorso al TAS, arricchendo la storia di un altro capitolo doloroso. L’Italia intera e tantissimi suoi colleghi illustri stanno mostrando ogni giorno piena solidarietà, ma il numero uno al mondo non può certo essere totalmente sereno.
Sinner, parla l’ex fisioterapista: “Sono dispiaciuto”
Jannik Sinner sta di fatto vivendo un vero e proprio incubo soprattutto per via di Giacomo Naldi, suo ex fisioterapista. Uno dei protagonisti della vicenda così è tornato a parlare e lo ha fatto sulle pagine de La Stampa.
“Sono dispiaciuto come tutti, ma non posso dire altro perché purtroppo non è ancora finita — afferma Giacomo Naldi al noto quotidiano nazionale —. Spero, prima o poi, di poter raccontare anch’io cosa è successo per dare un quadro generale. Perché da come è stata interpretata questa vicenda dal grande pubblico sembra che sia stata solo colpa mia. Ma non è così, come peraltro sa anche chi ha letto la sentenza. Mi rendo conto che non tutti hanno fatto questo sforzo”. L’ex fisioterapista, come sottolinea il Corriere della Sera, fa così forse riferimento a Ferrara. L’uomo che dall’Italia portò all’Indian Wells il Trofodermin. La crema che fu poi utilizzata da Naldi per curare la ferita al dito della mano con cui lo stesso fisioterapista è venuto a contatto con la pelle di Sinner.
La vita di Naldi, nel frattempo, è chiaramente cambiata. Non lavora più per Sinner, ma si è arricchita con la nascita di Letizia: “Jannik è stato molto gentile quando è nata Letizia – prosegue -, mi ha scritto, come tutto il team. Ho un rapporto cordiale con Jannik. In generale ho ricevuto dimostrazioni di affetto soprattutto da chi mi conosce di persona. Sui social, invece, ho letto brutti messaggi e sono stato insultato. Perché quello che è passato, nel racconto di questa storia, è passato un po’ male”, conclude Naldi.