@ML – Alec Cordolcini racconta Skov Olsen: “Può essere utile al Milan, ecco caratteristiche e prezzo”

Skov Olsen è uno dei giocatori nel mirino del club rossonero per il 2025: conosciamo meglio l’ex Bologna grazie ad Alec Cordolcini. 

Il Milan sta già riflettendo su alcune future operazioni di mercato in entrata e tra i nomi emersi negli ultimi giorni c’è anche quello di Andreas Skov Olsen. È un giocatore che in Italia abbiamo già conosciuto grazie alla sua esperienza al Bologna, ma il trasferimento al Club Brugge lo ha fatto crescere tanto.

Milan, chi è Skov Olsen: ruolo e caratteristiche
Alec Cordolcini ci parla di Skov Olsen (Ansa Foto) – MilanLive.it

Arrivato in Italia non ancora ventenne nell’estate 2019, con la maglia rossoblu ha totalizzato 3 gol e 5 assist in 71 presenze. Approdato in Belgio a gennaio 2022, il nazionale danese classe 1999 ha finora messo assieme 45 reti e 25 assist in 109 partite disputate. Il direttore tecnico milanista Geoffrey Moncada lo sta seguendo con interesse. Per conoscere meglio Skov Olsen abbiamo intervistato Alec Cordolcini, giornalista ed esperto di calcio belga.

Skov Olsen: MilanLive intervista Alec Cordolcini

Che tipo di giocatore è Skov Olsen?

È un’ala destra d’attacco, classico giocatore più da 4-3-3 che da 4-4-2 perché la propensione offensiva è una delle sue qualità maggiori. Lo dimostra la sua capacità realizzativa non indifferente, ha concluso la scorsa stagione in doppia cifra. È stata la sua migliore annata dal punto di vista realizzativo, a testimonianza di una crescita che ha avuto proprio a livello offensivo. Parlando di difetti, non è un esterno che garantisce una copertura eccelsa in fase difensiva. Ma quello più grande, solo parzialmente limato nelle ultime stagioni, è l’intermittenza delle sue prestazioni. Ci sono partite in cui scompare e non riappare, è come se non le giocasse per quando è abulico. Comunque è un difetto che ha limato molto nella sua ultima stagione a Brugge, è stato fondamentale soprattutto nel playoff finale segnando 5 gol. Questo simboleggia che ha imparato ad esserci nei momenti che contano“.

Milan, chi è Skov Olsen: ruolo e caratteristiche
Alec Cordolcini ci parla di Skov Olsen (Ansa Foto) – MilanLive.it

Come è cambiato rispetto all’esperienza avuta al Bologna?

È cresciuto tanto in Belgio, dove già le sue prime stagioni sono state positive rispetto a quanto visto a Bologna, anche se non proficue come l’ultima. È il classico giocatore che ha avuto bisogno per crescere e costruire la propria carriera. Non è cambiato tanto dal punto di vista tecnico o tattico, ma su quello mentale e di approccio alla gara“.

È un giocatore che potrebbe essere utile e migliorare il Milan?

A mio parere sì. In un contesto come quello rossonero attuale può aiutare la squadra a crescere, può incrementare le prestazioni. Skov Olsen non è comunque il giocatore che ti risolve la partita da solo, ma quanti ce ne sono di questo tipo nel panorama europeo di oggi? Ha bisogno di entrare nella squadra, di abituarsi ai meccanismi. Una volta dentro la squadra, sa offrire un contributo importante. Lo ha dimostrato nel Club Brugge e anche con la nazionale danese. Al Milan può essere utile anche in chiave tattica. In Belgio ha fatto praticamente sempre l’ala destra e raramente ha giocato a sinistra. Con la Danimarca è stato proposto anche seconda punta o trequartista, ancora con risultati da scoprire, però significa che il giocatore ha anche una duttilità e può essere impostato in un altro ruolo, con la dovuta pazienza“.

Milan, chi è Skov Olsen: ruolo e caratteristiche
Alec Cordolcini ci parla di Skov Olsen (Ansa Foto) – MilanLive.it

Skov Olsen ha un contratto che scade a giugno 2026. Quale può essere il prezzo del suo cartellino?

Credo possa costare tra i 15 e i 20 milioni di euro. Ma attenzione, perché se attorno a lui dovessero gravitare squadre di Premier League, allora il prezzo potrebbe alzarsi. Quando c’è una squadra inglese il valore di mercato viene un po’ dopato. Comunque penso che siamo attorno ai 20 milioni scarsi, magari si può anche limare qualcosa, non so quanto. Per le squadre belghe, soprattutto per una come il Brugge, vale lo stesso discorso che di solito vale per quelle olandesi: vendono di tutto, però i giocatori vanno pagati, soprattutto se sono giocatori di primo piano“.

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