Fallimento totale, il calciatore ha fallito la sua ultima chance: il suo destino è segnato, andrà via a gennaio
Le lancette continuano a scandire il tempo, ma il conto alla rovescia sembra ormai terminato. Le opportunità che gli sono state offerte fin qui nella sua avventura rossonera sono state molte, ma in tutti i casi uno dei grandi acquisti delle ultime stagioni le ha fallite. A questo punto insistere potrebbe risultare solo deleterio, sia per la squadra che per lo stesso giocatore. Anche per questo motivo, in casa Milan si sta ragionando sul suo futuro e in questo momento sembra chiaro che a gennaio bisognerà trovargli una sistemazione.
Può sembrare una decisione severa, considerando il minutaggio in questa stagione piuttosto esiguo avuto a disposizione da quello che avrebbe dovuto essere il vero grande jolly di Fonseca. Tuttavia, anche nei pochi minuti che gli sono stati concessi i vertici rossoneri si aspettavano un impatto diverso, la voglia, oltre che la capacità, di fare la differenza contro difese spesso stanche e sfiancate dal lavoro dei compagni.
Invece, i risultati sono ancora una volta stati negativi, e anche lo stesso tecnico portoghese, che inizialmente sembrava voler puntare molto su di lui in questa stagione, lo ha rapidamente abbandonato, probabilmente spingendolo verso un addio a gennaio che sembra sempre più inevitabile.
Addio Milan, a gennaio andrà via: i numeri sono impietosi, non c’è più spazio per lui in rossonero
Due gol in Champions League, uno in Serie A e una manciata di assist (tre per l’esattezza) in oltre trenta presenze. Questo il bottino, piuttosto magro, messo insieme nella scorsa stagione da Samuel Chukwueze. Arrivato a Milano come una sorta di alter ego di Leao, ma sulla corsia di destra, sotto la guida di Pioli il nigeriano ha faticato a imporsi, diventando ben presto solo una riserva di Pulisic, con tutte le conseguenze negative del caso, per lui, in termini di minutaggio.
In questa stagione, con l’avvento di Fonseca, le cose sembravano poter essere diverse. Il suo destino poteva prendere, teoricamente, un’altra piega. Lo aveva dimostrato l’ottimo precampionato disputato dal nigeriano, oltre che la voglia del portoghese di presentare una squadra a trazione offensiva totale. Sono bastate però le prime, anonime, apparizioni di Samuel a inizio campionato per far cambiare completamente idea al tecnico, relegandolo sempre più ai margini di un progetto in cui oggi non trova più spazio.
Il sogno di giocare titolare con Pulisic al centro e Leao sulla corsia opposta, dietro a un Morata (o Abraham) pronto a premiare i loro inserimenti, si è subito scontrato con una tremenda realtà: in Italia avere in campo quattro giocatori del genere contemporaneamente vuol dire rischiare di squilibrare troppo la squadra. Dovendo correre ai ripari, Fonseca ha quindi scelto di sacrificare il meno ispirato dei quattro, relegando appunto in panchina il nigeriano.
Il risultato? Una sola presenza in Champions fin qui (con undici minuti collezionati) e poco più di 180 minuti in campionato, spalmati su sette apparizioni. Il tutto con zero gol e zero assist all’attivo. Una miseria che fotografa perfettamente non solo la stagione, ma l’avventura rossonera fin qui vissuta da Chukwueze, un’altalena di emozioni passata da speranze spesso eccessive a duri confronti con una realtà diversa, una realtà in cui l’ex Villarreal si è dimostrato troppo spesso fragile, se non addirittura evanescente.
Anche per questo motivo ormai il Milan sembrerebbe intenzionato a liberarsene a gennaio, probabilmente in prestito, sperando in un suo riscatto altrove. D’altronde, le pretendenti, soprattutto dall’estero, non mancano per un giocatore che in Spagna aveva dimostrato qualità straordinarie, e che forse paga il momento, non proprio semplice, in cui è arrivato a vestire la maglia del Diavolo.