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Milan News

100 milioni di dubbi, Moncada al bivio: al Milan sbagliano tutti

Lente di ingrandimento puntata su Geoffrey Moncada. Il Direttore Tecnico promosso da RedBird è sotto accusa dopo i tanti acquisti sbagliati

Da capo scout a Direttore Tecnico il passo è stato davvero breve. Geoffrey Moncada in poco tempo è diventato uno dei punti cardini dell’organigramma del Milan. Una promozione per la quale in molti hanno esultato, ma i risultati ad oggi non si stanno vedendo.

Moncada (Ansa) – MilanLive.it

E’ stato RedBird a decidere di premiare il lavoro del francese. Un ruolo ingombrante, impegnativo e di responsabilità, che l’ex Monaco, chiaramente, sta gestendo e vivendo in maniera diversa dal suo predecessore. Moncada non ama certo apparire e parla davvero poco sia in privato, ma soprattutto in pubblico. Come è giusto che sia, però, il francese deve essere giudicato per il suo lavoro. Un lavoro che ci racconta di milioni di euro mandati in fumo perché dei tanti calciatori scelti molti non stanno rispondendo come l’ex Monaco si aspettava.

E’ chiaro che vogliamo dare il beneficio del dubbio in merito agli ultimi affari, anche se appare evidente che difficilmente Emerson Royal riuscirà a convincerci che sia stato un buon investimento spendere circa 15 milioni di euro per strapparlo al Tottenham. Ma soffermiamoci solamente sugli acquisti della scorsa estate. Non ci sono chiaramente dubbi sul fatto che Christian Pulisic e Tiijani Reijnders sono colpi importanti, ma su tutti gli altri i dubbi sono evidenti.

Milan, tanti investimenti rivedibili: il punto della situazione

Non si può non partire da Samu Chukwueze. Un’illusione collettiva (va detto), che ha coinvolto tutti quei tifosi che pensavano fosse migliore dell’americano. Il nigeriano è costato parecchio più di 20 milioni di euro di base fissa e diversi bonus, che potrebbero portare la spesa a sfiorare i 28 milioni.

Samu Chukwueze (LaPresse) – MilanLive.it

Tanti soldi per un giocatore che dopo più di un anno non è riuscito a dare quello che tutti speravano. Il cambio di allenatore non è bastato per farlo svoltare e oggi la sua avventura al Milan appare al capolinea. Un addio, dunque, sembra davvero inevitabile per non vedere ulteriormente scendere il proprio valore.

Discorso simile merita Yunus Musah, che continua ad essere un giocatore fuori contesto. Un atleta da plasmare per il quale c’è ancora tanto da lavorare. Difficile, anche per lui, spiegare la spesa da 20 milioni che fu fatta per strapparlo al Valencia. Sono costati una quarantina di milioni in due, invece, Ruben Loftus-Cheek e Noah Okafor, che con Paulo Fonseca non sono altro che due riserve. Il loro valore di mercato, quasi certamente, non è sceso, ma è evidente allo stesso tempo che i soldi sarebbero puti essere spesi diversamente, come i tre milioni investiti per acquistare Pellegrino dalla Platense.

Se si considera, dunque, anche l’investimento su Emerson Royal, ci sono quasi 100 milioni di euro di dubbi legati alle scelte di Geoffrey Moncada, per le quali RedBird e Gerry Cardinale, inevitabilmente chiederà spiegazioni.

Moncada, avventura ad un bivio

Il francese, insieme a Giorgio Furlani, verosimilmente, riuscirà a rientrare dalle spese fatte, attraverso le cessioni, anche se l’ultima estate da questo punto di vista ha lasciato più di un dubbio. L’incapacità di cedere è un problema che ha accomunato tante squadre, ma le operazioni Pierre Kalulu e Daniel Maldini sono sicuramente quelle a cui si fatica a trovare una spiegazione logica.

Ibra, Moncada e Furlani (LaPresse) – MilanLive.it

Geoffrey Moncada è sotto esame, anche per la scelta di un allenatore, che a quanto pare non ha saputo fin qui valorizzare i suoi investimenti. Non serve certo scomodare chi lo ha preceduto e che secondo la narrazione, sarebbe stato esonerato per molto meno, ma Moncada fin qui, da Dt, non ha sicuramente convinto e il contratto dell’ex Monaco scade il 30 giugno 2025. A breve, dunque, ai piani alti dovranno scegliere cosa fare: continuare con il francese o affidarsi ad un vero Direttore Tecnico, affiancato da un ds che conosce il calcio italiano. Magari, i problemi nascono dall’alto se il dito viene puntato a turno prima sull’allenatore e poi sui giocatori.

Scritto da
Martin Sartorio