Morata-Abraham è un’ottima soluzione ma non può durare ancora a lungo. La soluzione Fonseca ce l’ha già in casa
Un’altra serata da dimenticare per il Milan di questa stagione, e siamo solo ad inizio ottobre. Il successo nel derby sembrava aver dato una sterzata al campionato dei rossoneri, che erano riusciti ad avere una certa continuità di prestazioni e di vittorie. Ora però è di nuovo crisi con due sconfitte consecutive. E, come sempre, il problema più grave è il come siano arrivate.
Il Milan ha un chiaro ed evidente problema irrisolto: l’atteggiamento. Da Pioli a Fonseca, nulla è cambiato: i giocatori più importanti spesso diventano il punto debole della squadra. Il riferimento è a Theo Hernandez, a Leao, a Tomori e a tutti gli altri. L’assenza di una certa mentalità l’ha notata fin da subito anche Alvaro Morata, che già dopo la prima partita col Torino aveva sottolineato questo aspetto. Lo spagnolo è fra le poche note liete di questo nuovo inizio; a proposito di atteggiamento, il suo è sempre quello giusto, e il fatto che si stia sacrificando in una posizione non usa ne è solo una conferma.
Milan, ecco perché è arrivata l’ora di far giocare Liberali
La struttura del Milan in fase di possesso è ormai molto chiara e l’abbiamo vista insieme più volte. L’idea è quella di formare una sorta di rombo in mezzo al campo con Fofana vertice basso, Pulisic stretto in versione mezzala insieme all’altro mediano (Reijnders di solito) e Morata in posizione da trequartista a fare da raccordo da centrocampo e attacco.
Lo spagnolo quel lavoro lo esegue molto bene ma è pur sempre adattato. Una posizione che richiede qualità, capacità di controllo e ricezione, lavoro nello stesso e mente veloce: tutte caratteristiche che Loftus-Cheek non ha, e infatti Fonseca gli sta preferendo Morata. Ma quanto si può andare avanti ancora così? Abraham è necessario in questo momento perché ci mette quel qualcosa in più dal punto di vista mentale, ma a lungo andare il ruolo del centravanti dovrà essere occupato da Morata. E quindi, chi può giocare in quella posizione?
Escluso Reijnders, che dà il meglio di sé partecipando attivamente alla costruzione bassa e in quella zona di centro sinistra, l’alternativa più concreta è Mattia Liberali, il miglior giocatore della pre-season. Riavvolgete un po’ il nastro e tornate all’elenco di caratteristiche che abbiamo descritto poco fa per quel tipo di posizione. Ecco, Liberali le ha tutte, e lo ha già dimostrato. Fonseca, nel corso della sua carriera, ha fatto debuttare tantissimi giovani. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Ayyoub Bouaddi al Lille, l’anno scorso, a soli 16 anni (e pochi giorni fa, nel giorno del suo 17esimo compleanno, ha giocato titolare contro il Real Madrid). Un classe 2007, proprio come Liberali.