Idee chiare e tanta voglia di ripartire dopo il recente ko a Pechino: gli ingredienti di Sinner per rialzare la testa
A Pechino ha gettato al vento una grande opportunità, ne è assolutamente consapevole. Per questo ora vuole rialzare la testa quanto prima per affrontare con la giusta voglia i tornei che verranno nei prossimi mesi. Un buon segnale lo ha dato subito al Master 1000 di Shanghai battendo in rimonta, ai sedicesimi di finale, l’argentino Etcheverry con un punteggio di 6-7, 6-4, 6-2.
È un Jannik Sinner desideroso di far bene quello che in Cina sta cercando di far valere quel primo posto Atp che desidera confermare da qui ai prossimi mesi. Certo, molto dipenderà dalla decisione del Tas di Losanna in merito al caso Clostebol, ma al momento il campione di San Candido vuole soltanto far bene nei tornei che rimangono (tra cui le Atp Finals di Torino e la Coppa Davis). Poi il resto, comprese le successive valutazioni, verrà da se.
Il caso Clostebol ha impattato sulla nuova squadra dell’altoatesino, inutile girarci intorno. Al momento, due sono i nuovi membri accolti dal numero uno, Marco Panichi e Ulises Badio, i quali hanno sostituito rispettivamente Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, licenziati poche settimane fa a seguito dell’accusa di doping.
Per Sinner, la presenza di un preparatore del calibro di Panichi, ex collaboratore di Novak Djokovic con un passato da atleta professionista, è sinonimo di qualità. Il romano classe 1964 ha tanta voglia di dimostrare di saper dare una mano a Sinner e al suo fisico.
In merito al doppio cambio forzato in panchina, il vincitore di Us Open e Australian Open in questo 2024 non ha molti dubbi. “Servirà ancora del tempo per conoscerci meglio ma mi sto trovando bene con loro. Ogni giorno cerchiamo di migliorare e di cambiare un paio di cose che speriamo possano rendermi un giocatore migliore“, ha detto Jannik in conferenza stampa prima del match contro Etcheverry, facendo capire che necessita di tempo prima di dare giudizi.
Sempre davanti ai giornalisti, dimostrando una grande e autentica capacità autocritica, ha confessato quali sono i suoi “punti deboli” che intende migliorare nei prossimi appuntamenti sul cemento: “Ho appena parlato un po’ con il team, sicuramente devo migliorare un po’ la risposta. Per quanto riguarda il resto, mi è sembrato che tutto stesse funzionando abbastanza bene“.