Il Milan ha un problema cronico che non sa risolvere

Il solito problema del Milan che nessuno è in grado di risolvere. Prendersela con Fonseca è troppo facile adesso (come lo era con Pioli)

Si può passare nel giro di pochi giorni da una serata come quella del derby al disastro di Firenze? Certo che si può, soprattutto se di mezzo c’è il Milan. O meglio, questo Milan. Una squadra con doti tecniche importanti, con principi di gioco autorevoli e moderni ma che ha un problema cronico che si porta dietro da tempo e che non sa come come risolvere.

Il problema cronico del Milan irrisolvibile
Fonseca e Chukwueze (ANSA) – MilanLive.it

Fare peggio della partita col Parma dal punto di vista dell’atteggiamento era davvero difficile ma Theo Hernandez e compagni sono riusciti anche in questa impresa. E no, non è un caso il riferimento chiaro e preciso al francese. Ieri ha compiuto 27 anni e possiamo quindi affermare che è arrivato nel pieno della sua maturità calcistica. Invece, ancora adesso, periodicamente, incappa in serata come quella di Firenze in cui sbaglia tutto quello che può sbagliare. Questione di approccio, di mentalità e di atteggiamento. E con la fascia da capitano al braccio. Di certo non è l’unico: anzi, è in buonissima compagnia. Molto più facile contare le eccezioni.

Da Theo Hernandez a Leao, ma perché?

Gabbia (che anche stavolta si è preso la briga di andare a parlare nel post-partita), Fofana, Pulisic e Morata. E basta. Per tutti gli altri, in particolar modo Tomori e Leao, basta fare il copia e incolla di quanto detto prima su Theo Hernandez. Ed è qui che si palesa il grosso paradosso del Milan: il suo punto di forza, e cioè i suoi giocatori migliori, troppo spesso è anche il suo punto debole.

Il problema cronico del Milan irrisolvibile
Theo Hernandez (LaPresse) – MilanLive.it

Perché per Theo Hernandez, Tomori e Leao l’approccio e l’atteggiamento sbagliato sta diventando quasi una normalità. Le loro qualità sono indiscutibili ma passano in secondo piano se non si riesce ad avere continuità dal punto di vista mentale. Troppo facile prendersela con Paulo Fonseca (come era troppo facile prendersela con Stefano Pioli un anno fa), che per l’opinione generale è passato da incapace a genio a di nuovo incapace nel giro di pochissimi giorni. Perché sì, possiamo parlare della fase difensiva che non reggerà a lungo (prima o poi il tecnico cambierà struttura), possiamo anche parlare della questione rigoristi (non così importante perché i rigori si possono sbagliare), possiamo parlare anche dei cambi e di tutto il resto, ma se si subiscono due gol come quelli che ha subiti il Milan – e cioè, uno da rimessa laterale e un altro da rimessa dal fondo – ogni tipo di analisi diventa superflua.

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