Tammy Abraham è stato protagonista di una prestazione da dimenticare contro la Fiorentina. Così il Milan rischia di allontanarsi
Tammy Abraham ci ha messo davvero poco a prendersi il Milan e a diventare un titolare inamovibile per Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese, d’altronde, ha spinto per averlo in rossonero.
La sua voglia di Milan, il suo sapersi sacrificare per la squadra, hanno così convinto l’ex Lille ad affidarsi all’inglese costantemente. E’ diventato lui il centravanti titolare, portando Alvaro Morata a fare il trequartista e a rincorrere gli avversari come un mediano qualunque.
Ieri Tammy Abraham si è reso protagonista di uno spettacolo inaccettabile. La sua gara è stata un vero disastro: nel corso del primo tempo è stato assente ingiustificato e di fatto non l’ha vista mai. Nella ripresa ha provato a giocare con la squadra, riuscendo a mettersi in luce per un paio di sponde, ma un bomber deve essere decisivo in area e lui da quando è arrivato in rossonero non lo è mai stato. Ieri un vero centravanti, col fiuto del gol, al suo posto, sarebbe uscito da Firenze con almeno una doppietta. L’ex Roma non si è fatto trovare pronto sul cross di Pulisic e poi, servito in profondità, a tu per tu con de Gea (anche se in posizione non proprio centrale) non è riuscito a metterla in fondo al sacco.
Abraham danneggia il Milan: serve ben altro per il riscatto
Capitolo a se merita il rigore che si è fatto intercettare dall’estremo difensore spagnolo della Fiorentina, che ha messo la pietra tombola sulla sua prestazione. Una prestazione davvero incolore paragonabile a quella di Theo Hernandez, se non addirittura peggiore.
Abraham, nonostante una prestazione da dimenticare, ha così voluto calciare il penalty (era Christian Pulisic l’incaricato dal mister). Una scelta con cui ha mancato di rispetto a Paulo Fonseca e a tutta la squadra. L’inglese con il suo atteggiamento ha dunque danneggiato il Milan. Un Milan che adesso è un po’ più lontano per l’ex Roma. La voglia di sacrificarsi e l’attaccamento alla maglia possono anche essere innegabili, ma per diventare il centravanti titolare del Diavolo serve, infatti, molto di più. Serve soprattutto far gol ed Abraham fino a questo momento non li ha fatti, se non uno inutile dal dischetto. La pausa per le nazionali servirà per ricaricare le pile, decisamente scariche, ma dovrà drizzare la mira e iniziare a segnare se vuole tenersi stretto il Milan.