Intervista a Maurizio Cardone, inviato a seguito del Milan, per Radio Latte e Miele e Top Calcio. Le sue parole dopo la conferenza
Domenica alle 20.45 a Firenze, il Milan di Paulo Fonseca scenderà in campo per sfidare la Fiorentina. Il tecnico dei rossoneri è pronto a schierare la stessa squadra con cui ha battuto Inter e Lecce.
Lo ha ammesso l’ex Lille nel corso della conferenza stampa della vigilia. Una conferenza ricca di spunti, in cui si è parlato di un Milan che è ancora lontano da quello che vorrebbe Fonseca. Il mister afferma anche di fidarsi di tutta la rosa, ma alla fine, dal derby giocano sempre gli stessi. Si affrontato, poi, il tema attacco, con le possibili varianti al duo Abraham-Morata ed è venuto fuori il nome di Gimenez, cercato dal Milan nelle ultime ore di calciomercato.
Per affrontare i diversi temi trattati da Fonseca, MilanLive.it ha intervistato in esclusiva Maurizio Cardone, giornalista di Radio Latte e Miele e di Top Calcio.
L’intervista a Maurizio Cardone
Cosa ne pensi del fatto che Fonseca abbia deciso di continuare a puntare sempre sulla stessa formazione?
“Mi aspettavo Pavlovic, che ha avuto un ottimo impatto con il Milan. Per i tifosi è diventato una sorta di idolo in un momento complicato della stagione. Era uno dei pochi che stava giocando bene. Fonseca dunque mi stupisce visto che me lo sarei aspettato titolare, ma quella del portoghese è una scelta condivisibile, perché nel momento di difficoltà ha scelto di affidarsi ad 11-12 giocatori senza cambiare, seguendo la linea della continuità che vuole portare avanti. A parte la scelta su Pavlovic, posso dire di condividere questa scelta del mister”.
Qualcuno un po’ cattivo potrebbe dire che Fonseca sceglie sempre gli stessi perché gli altri non sono meritevoli di giocare, pensando alle prove non entusiasmanti di Chukwueze e Loftus-Cheek
“Mi dispiace molto per Chukwueze perché penso abbia davvero del potenziale, ma ha bisogno del campo per dimostrarlo. Lasciargli degli spezzoni non lo aiuta ad imporsi, ma capisco che davanti a se ha Christian Pulisic, che io in questo momento personalmente ritengo il leader tecnico di questa squadra. Penso, inoltre, che sia una fase della stagione in cui alcuni calciatori faticano più degli altri, ma le stagioni sono lunghe e giocatori come Loftus-Cheek e Chukwueze alla lunga usciranno. E’ presto per emettere dei verdetti sui singoli. Aspetterei Natale per farlo”.
Abraham-Morata insieme. Schierare due punte vere insieme può essere un progetto a lungo termine? Fonseca non era così convinto
“Non credo che sia un progetto sostenibile alla lunga per varie ragione, tra cui la compatibilità delle caratteristiche del pacchetto offensivo del Milan. L’esperimento è riuscito con Morata e Abraham, ma se togli uno dei due vedo la gestione davvero complessa di questo modulo. Fonseca potrà tenerlo come opzione valida, ma alla lunga penso che ci sarà più un Milan con il 4-2-3-1, che può cambiare in corso d’opera. Il mister in conferenza è tornato a parlare del gioco posizionale e della necessità di cambiare in base all’avversario che hai difronte. Io prenderei come modello quanto detto. Le due punte potremmo vederle in base all’avversario”.
Si è parlato pure di Gimenez. Può essere il nome giusto?
“Per caratteristiche starebbe molto bene nella rosa di Paulo Fonseca. Ho la sensazione che si farà. Per la luce negli occhi di Fonseca alla domanda e per la volontà del calciatore, espressa anche oggi, penso che possa essere un matrimonio che si farà. La sensazione è proprio quella che un giorno lo vedremo con la maglia del Milan”.