L’ipotesi dell’ex tennista per la squalifica di Jannik Sinner: l’altoatesino rischia sei mesi di stop, i dettagli
“Sorpreso ma fiducioso, collaborerò” ha detto ancora Jannik Sinner in merito al ricorso del WADA sulla sua possibile squalifica per il caso Clostebol. La questione si è riaperta dopo la decisione del TAS: inizialmente il tennista era stato assolto con totale assenza di colpa o negligenza, adesso però tutto è stato rimesso in gioco con la richiesta addirittura di uno o due anni di squalifica.
Sinner ha perso la sua prima finale del 2024 pochi giorni fa contro il solito Alcaraz. Una sfida di grandissimo livello: tre ore e mezza di eccezionale tennis, che hanno affascinato milioni di appassionati. Lo spagnolo ha avuto la meglio ma Jannik ha giocato una stupenda partita nonostante quello che sta passando dal punto di vista psicologico. “Così lo uccidono” ha detto Paolo Bertolucci sulla questione Doping perché la decisione sulla squalifica potrebbe arrivare addirittura in sei mesi. Un tempo lunghissimo che costringe il tennista ad affrontare i prossimi impegni con ansia e preoccupazione. E adesso è arrivato un altro parere che non fa altro che alimentare questo vento di negatività.
Squalifica Sinner, l’ipotesi dell’ex tennista
Andy Roddick, ex numero uno al mondo, ha parlato della questione nel corso di una delle recenti puntate del suo Podcast. In primis, ha preso le difese di Sinner perché convinto della sua posizione: “Se avesse messo così a rischio la sua carriera da Hall of Fame sarebbe il peggior e più stupido dopato della storia“.
Per Roddick è difficile pensare che Sinner abbia assunto consapevolmente una sostanza proibita ma che non gli dava nessun tipo di beneficio sulle prestazioni. Difficile dargli torto. Il problema però è che una decisione dovrà esser presa e l’ex tennista è convinto che una sospensione arriverà sicuramente: “Alla fine credo si finirà con una sanzione di 6 mesi, che è in linea con un caso del genere ma sarebbe comunque una contraddizione rispetto alle regole delle 48 ore“. Quindi, nell’ipotesi migliore, l’altoatesino potrebbe star fermo per metà anno. “Sarei sorpreso a questo punto se non ci fosse nessuna sospensione“, conclude Roddick nel suo intervento al Podcast. Insomma, tutto può ancora succede ma secondo l’ex tennista la sanzione, arrivati a questo punto con il ricorso al TAS, è inevitabile. La speranza è che possa essere la minima possibile rispetto agli uno o due anni chiesti dal WADA. Non ci resta altro che attendere e capire cosa accadrà.