Il centrale danese ex Milan era stato opzionato dal top club di Serie A: ecco la decisione di quest’ultimo in merito al suo ritorno
Sono al momento pochi i club di Serie A che stanno cominciando a fare i conti con vari infortuni pesanti. Tra le big non si può non segnalare la Juventus che, tornata da Lipsia dopo una trasferta vittoriosa, ha dovuto digerire il pesante infortunio di Bremer: l’ex Torino dovrà stare fermo sette mesi per via di una lesione al legamento crociato.
E dire che Thiago Motta lo aveva incoronato capitano per la sfida contro i tedeschi in Champions League: non avrebbe mai immaginato che avrebbe lasciato il terreno di gioco dopo pochi minuti. Ora per Giuntoli arriva il bello: trovare quanto prima un nuovo difensore svincolato per metterlo subito a disposizione del tecnico.
Per tali ragioni è tornato di moda il nome di Simon Kjaer, la cui ultima esperienza in Serie A risale ai tempi del Milan.
Kjaer: Juve ci pensa, ma ritorno in Italia è difficile
Sul taccuino di Giuntoli una serie di nomi atti a sostituire il brasiliano almeno fino al mercato di gennaio, quando probabilmente la Juventus potrebbe sul serio pensare al futuro. Tra i tanti svincolati spicca proprio l’ex Milan Kjaer che tornerebbe volentieri in Italia, a maggior ragione col posto da titolare garantito al cento per cento almeno per un paio di mesi abbondanti.
Tuttavia, l’ex rossonero non è detto che rientri tra i parametri di Motta, perlopiù per motivi tattici. A differenza di Bremer, un difensore roccioso ma anche bravo a impostare come un centrocampista, Kjaer non possiede quelle caratteristiche care all’ex Bologna, benché ai tempi del Milan sia migliorato molto sotto la guida attenta di Pioli.
La Juventus, però, potrebbe virare su altri obiettivi e scartare il danese non solo per motivi tattici, ma anche per via dell’età fin troppo avanzata se paragonata con altri interpreti. Questo, probabilmente, sarebbe il motivo di base della papabile esclusione di Kjaer dalla lista dell’ex dt del Napoli.
Ma la Juve ha fretta e deve avere per forza di cose le idee ben chiare: la stagione in corso terminerà più tardi per via del Mondiale per club. Non sono ammessi errori e il rischio è che si arrivi col fiato corto proprio a causa del numero risicato di interpreti difensivi.