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Milan News

Milan, quote in vendita: il piano di Cardinale, i dettagli

Secondo La Repubblica Cardinale ha messo in vendita delle quote del Milan. L’elemento chiave è come sempre lo stadio

Il Milan è in ripresa dopo un inizio di stagione da dimenticare. La sconfitta contro il Bayer Leverkusen, e quindi l’ultimo posto in classifica in Champions League a zero punti, ha mandato comunque segnali positivi ai tifosi, che hanno apprezzato la buonissima reazione nell’ultima mezz’ora di partita. Adesso c’è la Fiorentina prima della sosta e i rossoneri devono provare a portare a casa i tre punti per affrontarla al meglio.

Gerry Cardinale (ANSA) – MilanLive.it

Risultati positivi e prestazioni in crescita sono una boccata d’aria anche per la dirigenza e per la proprietà, che può così ritrovare un po’ di tranquillità dopo le tante polemiche. Nel frattempo, però, l’edizione odierna di La Repubblica ha rilanciato nuovamente le indiscrezioni in merito alla possibile cessione di almeno una parte di quote del club da parte di RedBird e quindi di Gerry Cardinale. Le voci corrono ormai da molti mesi, fino a quando non è stata aperta (e poi chiusa) l’inchiesta per il passaggio del club da Elliott al nuovo fondo americano. Ora che la situazione è rientrata, ecco sbucare fuori di nuovo queste voci. Ma di cosa si tratta?

RedBird cerca investitori per il Milan: lo stadio elemento chiave

Nello specifico, scrive La Repubblica oggi, sarebbero in vendita il 22% delle quote del Milan. Tradotto in cifre, sarebbero circa 150 milioni. In questo modo, RedBird punterebbe ad abbassare l’importo di investimento per riequilibrare il portafoglio. Ad aver ricevuto il mandato sarebbe la Washington Harbour, una società di investimenti e di consulenza finanziaria.

San Siro (ANSA) – MilanLive.it

RedBird avrebbe commissionato a questa società il mando per ribilanciare l’esposizione del manager. A settembre del 2025, quindi fra un anno esatto, scadrà il debito con Elliott che è pari a quasi 700 milioni di euro (aumentato per gli interessi). L’elemento chiave per la ricerca degli investitori, spiega La Repubblica, è il nuovo stadio. Che potrebbe garantire ogni anno oltre 200 milioni di ricavi (mentre la spesa è di circa un miliardo).

Un altro dettagli importante è la potenzialità di uscita dall’investimento nel 2027, con gli attuali 150 milioni che diventerebbero in questo arco di tempo 400 milioni, quindi più del doppio del prezzo iniziale. Insomma, il piano di Cardinale è piuttosto chiaro e tutto, come sempre, gira intorno alla costruzione del nuovo impianto: è quello il fattore decisivo per realizzare il suo progetto. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi e se qualcuno sarà disposto a collaborare con RedBird e fare questo tipo di investimento.

Intanto però Reuters ha avuto modo di accogliere la smentita da parte di un portavoce di RedBird, il quale ha affermato che “Cardinale non conoscere Washington Harbour e il documento citato dal quotidiano non è a lui attribuibile“.

Scritto da
Pasquale La Ragione