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L’importanza di Alvaro Morata: con e senza la palla, per il Milan è già imprescindibile

Alvaro Morata è già imprescindibile per il Milan: la sua presenza influisce sul resto della squadra in entrambe le fasi di gioco

Non è stata una serata positiva per il Milan dal punto di vista del risultato. A Leverkusen, infatti, è arrivata un’altra sconfitta dopo quella contro il Liverpool all’esordio in Champions League. Stavolta però c’è più soddisfazione da parte dei tifosi per quell’ultima mezz’ora di reazione che per poco ha permesso ai rossoneri di tornare a casa con almeno un pareggio.

Alvaro Morata (LaPresse) – MilanLive.it

Invece i punti in classifica restano zero. Certo, ad oggi la classifica della nuova Champions League è inutile guardarla: c’è ancora tantissimo da giocare e il Milan ha diverse partite alla portata (a partire dalla prossima contro il Bruges a San Siro). Insomma, nessun dramma. La sfida di Leverkusen dal punto di vista tattico ha dato diversi spunti e anche conferme, una in particolare: il sistema difensivo dei rossoneri, seppur in crescita nell’applicazione, continua ad avere dei chiari punti deboli soprattutto nella copertura delle ampiezze, in particolare contro squadre con quinti di grande livello come Grimaldo e Frimpong. A rendere ancor più difficile la situazione la posizione delle due mezze punte, cioè Wirtz e Adli, collocati spesso fra il centrale e il terzino di parte per stringere ulteriormente Theo Hernandez ed Emerson Royal.

Perché il Milan non può già fare a meno di Morata

A proposito di conferme. In questo momento, e con questo tipo di strutture, con la palla e senza la palla, Alvaro Morata è già diventato imprescindibile. Ieri non è sceso in campo da titolare per qualche problema fisico nei giorni precedenti, al suo posto Reijnders di fianco ad Abraham e Loftus-Cheek nei due di centrocampo. E questo è già un problema.

Alvaro Morata (ANSA) – MilanLive.it

L’inglese sta facendo grande fatica nel trovare la posizione migliore in questo sistema. Si tratta di una questione di caratteristiche: non ha la qualità per contribuire in un certo modo alla prima costruzione, non ha la predisposizione tattica per difendere quando è nei due in mezzo con Fofana. Ha i margini per crescere e migliorare, ma per adesso è molto indietro. Ed è qui il punto per il quale Morata è già imprescindibile: la sua presenza è un aiuto anche per Reijnders, che può così tornare nella posizione nella quale si trova meglio, cioè qualche metro più dietro per facilitare l’uscita della palla in costruzione bassa e coprire quella zona da mezzala (se proprio vogliamo definire un ruolo) a sinistra, con Morata che viene a legare il gioco centralmente da trequartista, in costruzione alta. Togliere l’olandese dalla zona nevralgica del campo è stato controproducente ma inevitabile se manca lo spagnolo visto che per Fonseca quella posizione da trequartista non può essere ricoperta da Loftus-Cheek. Non è un caso che il buon momento del Milan è coinciso con l’ingresso in campo dell’ex Atletico Madrid, che ha anche rischiato di segnare dopo la traversa di Theo Hernandez. La sua presenza è fondamentale anche senza la palla perché è un ottimo pressatore, oltre ovviamente ad un atteggiamento e una disponibilità che in pochi hanno (e non solo al Milan).

Scritto da
Pasquale La Ragione