Tifosi in lacrime, l’annuncio su Sinner lascia tutti senza parole

L’annuncio sul caso Sinner lascia i tifosi senza parole: c’è una cosa che in molti stanno sottovalutando

L’incubo di Jannik Sinner non è ancora finito. Quando tutto sembrava ormai risolto, ecco di nuovo le ombre e le paure. La WADA, l’agenzia Mondiale dell’Antidoping, ha ufficializzato il ricorso al TAS di Losanna per il caso Clostebol. La ITIA (International Tennis Integrity Agency) lo aveva totalmente assolto dall’accusa dopo che, nel giro di poco tempo e con grande chiarezza, erano state esposte tutte le motivazioni del caso.

Sinner, l'annuncio che spiazza i tifosi
Jannik Sinner (ANSA) – MilanLive.it

A quanto pare, però, non è servito perché all’improvviso è arrivato l’annuncio della WADA che ha fatto sprofondare di nuovo Sinner nelle polemiche e nella paura di una lunga squalifica. La richiesta è di uno stop di fra uno e due anni (non c’è però la richiesta di revoca di risultato) perché, secondo il TAS, non c’è una vera e propria assenza concreta di colpa o negligenza, come invece era stato deciso in precedenza. Quanto accaduto ha chiaramente scosso l’intero mondo dello sport e dei social: in tantissimi si sono schierati dalla parte del tennista italiano e fra questi c’è anche Paolo Bertolucci, intervenuto all’Agenzia Giornalistica Italia.

Sinner, caso doping: “Lo stanno uccidendo”

Sinner ha già commentato la decisione della WADA e ha detto di essere “sorpreso e deluso perché pensavo fosse finita. Però non lo è e non posso controllare tutto“, le sue recenti dichiarazioni. Una cosa del tutto inaspettata quindi anche per lo stesso tennista, che stava vivendo un bel periodo dopo la vittoria dell’US Open e il buon inizio di torneo ATP 500 a Pechino. Ora di nuovo l’incubo.

Sinner, l'annuncio che spiazza i tifosi
Jannik Sinner (ANSA) – MilanLive.it

Bertolucci in merito è stato molto chiaro: “Sono fortemente convinto dell’innocenza di Sinner. La certezza non ci può mai essere ma trovo del tutto logica la sua versione, cosa che mi è stata confermata anche dagli addetti ai lavori“, inizia così l’intervento quindi dell’ex tennista. “L’unica cosa che trovo sconcertante in tutto questo è che si parla di diverse settimane fino a 5-6 mesi per prendere una decisione. Un tempo lunghissimo, i processi in Italia anche durano meno“, ha aggiunto quindi Bertolucci, il quale giustamente sottolinea un altro importante aspetto negativo di tutta questa vicenda perché rischia di tenere sulle spine un ragazzo che, nel frattempo, è impegnato a portare avanti la sua carriera: “Non è giusto tenere un tennista sulla graticola per tutto questo tempo. Fermarlo per così tanto tempo è ridicolo, significa ucciderlo. Sono però ottimista perché c’è il precedente del caso del calciatore José Luis Palomino“.

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