Un’autentica mazzata per Jannik Sinner che nessuno si aspettava: l’annuncio lascia pochi dubbi anche sulla reazione del campione
Il tennista azzurro sperava in una conclusione diversa e invece lui e i suoi tifosi hanno dovuto subire una doccia gelata. Adesso la situazione è molto delicata e il numero uno del mondo in primis è molto deluso.
Il suo atteggiamento nel corso della stagione ha sorpreso davvero tutti. Giocare con la spada di Damocle di una positività al doping è qualcosa di davvero inimmaginabile, soprattutto se sai di non aver fatto nulla di intenzionale. Jannik Sinner ha vissuto con questo incubo per molto molto tempo, cercando solo di pensare al campo e ai suoi tornei. Dopo Indian Wells, luogo del fattaccio, il nostro tennista ha messo insieme altri tornei giocati davvero al top, vincendo sia Miami che Cincinnati a livello di Masters 1000 e soprattutto lo US Open. Il secondo Slam della sua stagione ha messo la ciliegina sulla torta, consentendogli molto probabilmente di chiudere l’anno da numero uno del ranking.
Eppure la vicenda del clostebol non può lasciarlo sereno. Sembrava che dopo tutta l’inchiesta condotta dall’International Tennis Integrity Agency (Itia) la storia potesse avere un lieto fine. La stessa WADA aveva tralasciato l’iniziale tempistica per il ricorso, facendo credere di essere apposto così. Poi venerdì è arrivata la sorpresa.
Sinner preoccupato e sorpreso dopo il ricorso della WADA: “Non me lo aspettavo”
Jannik Sinner al momento è impegnato nel torneo di Pechino, lo stesso che vinse lo scorso anno prima di tuffarsi in quel magnifico rush conclusosi con il successo in Coppa Davis a Malaga. A margine dell’ultimo match disputato, il numero uno del mondo ha dichiarato: “Non possiamo controllare tutto. Devo dire che sono ovviamente molto deluso e anche sorpreso, dato che abbiamo avuto tre udienze“. Sinner ha voluto riprendere il tema del ricorso della Wada, ricordando che l’iter avrebbe forse previsto altro, almeno secondo le volontà iniziali.
“Forse vogliono solo assicurarsi che tutto sia nella giusta posizione”, ha provato ad aggiungere Jannik direttamente dai campi di Pechino. Speranza che ovviamente hanno avuto anche tutti i suoi fan, molto preoccupati in questo periodo. Ricordiamo che qualora dovesse essere accertata qualche negligenza c’è il rischio di una lunga squalifica, che può variare da 1 a 2 anni. Vedremo quanto il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) emetterà la propria sentenza definiva.