Il Milan ha il miglior giocatore della Serie A per rendimento. Non solo numeri, le prestazioni sono una conferma
Per il Milan è stato un inizio di stagione da dimenticare. Il pareggio col Torino, la sconfitta di Parma e poi il pari con la Lazio. Due punti in tre partita che avevano fatto pensare al peggio. Dopo la prima vittoria col Venezia, la brutta serata col Liverpool: dal giorno dopo, c’era chi dava Fonseca già per esonerato. E invece, da quel momento è iniziata un’altra stagione.
Il Milan sta trovando non solo continuità di risultati ma anche di gioco e nelle individualità. La notizia più importante è il rientro a buoni livelli di Leao e di Theo Hernandez, senza ombra di dubbio i giocatori più decisivi della rosa; fondamentale anche la crescita di Fofana, di Gabbia, di Reijnders e l’inserimento a pieno regime di Morata e Abraham. C’è chi, invece, ha iniziato bene e non ha più smesso: si tratta di Christian Pulisic, ad oggi il giocatore più importante dell’intera Serie A per rendimento. I numeri parlano chiaro ma, come sempre, non dicono tutto. Nelle prestazioni dell’americano in questo inizio di stagione c’è molto, molto di più dei soli gol e assist.
I numeri sono ormai noti a tutti: in sette partite fra campionato e Champions League, Pulisic ha segnato cinque gol e ha fatto due assist, questo significa che in ogni partita ha lasciato il segno. Nella terribile serata di San Siro col Liverpool lui è stato l’unico a salvare la faccia, e non solo per il gol segnato al terzo minuti della partita.
La stagione dell’ex Chelsea è partita con un’idea ben precisa: con Fonseca avrebbe giocato dentro al campo e non più fuori. Col Torino il debutto da trequartista, per poi tornare più aperto a Parma. La svolta dal Venezia in poi quando si è visto per la prima volta in una “nuova” posizione: l’allenatore portoghese, in fase di possesso, ha creato una sorta di rombo in mezzo al campo e lui partecipa nel ruolo di interno a destra. Il Milan non può prescindere dalle sue qualità per dominare il centro, che è l’obiettivo di Fonseca. Una posizione che gli sta benissimo: lì è infatti dentro al gioco, più vicino alla porta e ai compagni per scambiare e attaccare la profondità quando possibile. Insomma, un inizio da sogno sperando che possa continuare ancora a lungo. Nessuno in Serie A, al momento, è come lui. Che punta a fare addirittura meglio della passata stagione.