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Giroud è ancora al Milan: Morata, l’erede perfetto del francese

Alvaro Morata ha già conquistato tutti e si è preso il Milan sulle spalle, come ha fatto Giroud negli ultimi: passaggio di consegne naturale

Raccogliere l’eredità di Olivier Giroud sarebbe potuto essere complicato davvero per chiunque. Il francese nei suoi anni al Milan ha dato davvero tutto, sia in campo che fuori.

Giroud (LaPresse) – MilanLive.it

Il numero nove rossonero è chiaramente entrato nella storia del club per aver messo una firma indelebile nella conquista dello Scudetto, girandosi nel derby, infatti, ha regalato una gioia eterna a tutti i suoi tifosi. Ma Giroud è stato tanto altro nella sua avventura al Diavolo. E’ stato sacrificio, è stato abnegazione, è stato esempio e chiaramente tanti gol e assist. L’età avanzava, ma il francese non ha mai smesso di segnare e di fare esultare i propri tifosi. Olivier Giroud è stato un leader carismatico, dentro e fuori dal campo, che ha dimostrato di essere un vero cuore rossonero.

Sostituire un campione così sembrava praticamente impossibile, ma Zlatan Ibrahimovic è riuscito a fare la scelta giusta. Una scelta che ci tiene ancorati al presente, ma che da una continuità pazzesca con il passato.

Morata come Giroud: gol, leadership e sacrificio per il Milan

Con l’arrivo di Alvaro Morata sembra davvero che Olivier Giroud non sia mai andato via. Sono bastate pochissime partite per capire che il fuoriclasse spagnolo ha raccolto in toto l’eredità del francese. Ci ha messo davvero un niente a prendersi lo spogliatoio, dimostrandosi perfetto davanti le telecamere, oltre che sul terreno di gioco. Alle parole ha fatto seguire i fatti, legandosi al Milan e mettendolo davanti ad ogni cosa.

Alvaro Morata (LaPresse) – MilanLive.it

Morata ha stretto i denti contro il Torino e ha trovato il gol che ha dato via alla rimonta. Ieri sembrava dover dare forfait per dei problemi muscolari, ma ha voluto esserci, diventando chiaramente decisivo. Non solo il gol da vero centravanti, ma tanto movimento e sacrificio. Corre più dei compagni, dando l’esempio in fase di copertura. Così Paulo Fonseca si fida ciecamente di lui ed è grazie a Morata che il tecnico portoghese si può permettere di giocare con quattro attaccanti, perché Alvaro è ovunque. Definirlo attaccante risultato dunque riduttivo e al derby – ad esempio – ha fatto più il mediano, ringhiando alle caviglie di Calhanoglu e di tutti i nerazzurri. Un po’ come faceva Olivier Giroud, che te lo ritrovavi a rincorrere gli avversari fino alla propria area di rigore. Di fatto, con Morata, il francese non è mai andato via dal Milan.

Scritto da
Martin Sartorio