La squalifica distrugge Sinner, l’annuncio scatena il dramma

Squalificato per quattro anni per un episodio simile a quello di Sinner: il tennista italiano racconta il suo dramma

Intorno a Jannik Sinner le polemiche non finiscono mai e il caso Clostebol, nonostante sia stato archiviato, continua a far (inutilmente) discutere. Il tennista intanto si gode il meritato relax dopo la splendida vittoria agli US Open. Ha deciso di non partecipare alla Coppa Davis, nella quale ha trionfato insieme alla squadra l’anno scorso, per riposare.

La squalifica distrugge Sinner, l'annuncio
Jannik Sinner (ANSA) – MilanLive.it

Nonostante questo però Sinner è passato comunque a Bologna per far visita ai colleghi e ai compagni di squadra e stargli vicino. Un gesto che conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la sua leadership anche se (apparentemente) silenziosa. E mentre lui si gode questo periodo di pausa in vista dei prossimi importanti impegni, c’è chi continua a fare polemica in merito alla questione Doping. Jannik, come è ormai noto da giorni, è stato assolto. Invece, in queste ore, per una vicenda quasi uguale, c’è chi ha subito una lunghissima squalifica e questo ha inevitabilmente alimentato le polemiche intorno a Sinner.

Battaglino come Sinner, lunga squalifica: “Sono deluso”

Il caso è quello di Stefano Battaglino, il quale, anche lui per la positività al Clostebol, ha ricevuto una condanna di squalifica da parte del Tas di Losanna di quattro anni e quindi fino al 2027. Le vicende sono molto molto simili. Anche nella vicenda di Battaglini c’è di mezzo un massaggio. C’è però una grande e sostanziale differenza fra i due casi.

La squalifica distrugge Sinner, l'annuncio
Jannik Sinner (ANSA) – MilanLive.it

Sinner nel giro di poco tempo è riuscito a dimostrare il concetto di contaminazione, Battaglino invece no. Jannik quindi deve ringraziare la sua lucidità nel capire subito come siano andate le cose, altrimenti il rischio di ricevere una squalifica uguale a quella del collega o peggiore era altissima. Battaglino, intervenuto al Corriere di Torino, ha spiegato la situazione.

Siamo risultati positivi allo stesso farmaco io e Sinner, entrambi per un massaggio. A lui nulla, a me 4 anni di squalifica“, ha detto sottolineando quindi la disparità di giudizio in merito a due casi a detta sua uguali. “Sono felice per Sinner e gli auguro tutti i successi del mondo, ma io sono deluso“, ha poi aggiunto. Battaglino è deluso soprattutto perché adesso agli occhi di tutto movimento non viene visto di buon occhio: “I miei legali per lo sport mi dicono che sono un appestato. Da febbraio 2023 lavoro nell’azienda di famiglia ma se avessi fatto il maestro di tennis ora sarei rovinato“. Vivere dal numero 250 in giù è diverso rispetto alle prime posizioni della classifica: “Non ci sono controlli e solo a fine torneo nel mio caso hanno rintracciato il fisioterapista che mi avrebbe accidentalmente contaminato. Dice di aver usato i guanti ma non me lo ricordo...”. Battaglino conclude così il suo intervento, deluso e amareggiato.

Gestione cookie