Il patron rossonero è tornato a parlare e le sue dichiarazioni hanno generato qualche discussione tra la tifoseria.
Non sono poche le critiche rivolte a Gerry Cardinale da quando ha preso le redini del Milan. Le più prime arrivarono dopo la decisione di licenziare Paolo Maldini, una leggenda del club e anche uno degli artefici del percorso che riportò i rossoneri prima in Champions League e poi a vincere lo Scudetto. Quello è stato un primo momento di “rottura”, ma anche successivamente l’uomo d’affari americano è stato criticato.
Al netto di alcuni annunci sulla volontà di vincere, a Cardinale è stato spesso imputato il fatto di non essere poi così ossessionato dal successo sportivo e di essere maggiormente concentrato su altri aspetti, ad esempio quello commerciale. Dubbi anche sul management sportivo scelto per il dopo Maldini. Una cosa che di sicuro è stata apprezzata, invece, è il desiderio di realizzare un nuovo stadio. Anche se negli ultimi tempi ha generato perplessità l’ipotesi di continuare a convivere con l’Inter pure in un nuovo impianto sportivo.
Domenica sera il Milan ha vinto contro l’Inter, interrompendo una striscia di sconfitte che durava da sei derby. Cardinale non era a San Siro, ma si è comunque fatto sentire con Paulo Fonseca e la dirigenza. E dagli Stati Uniti sono arrivate anche delle nuove dichiarazioni da parte del fondatore di RedBird Capital Partners, presente a New York per l’evento “Giornata dello Sport Italiano nel Mondo”.
L’uomo d’affari statunitense ha parlato dell’acquisto del club e dei suoi piani: “Quando abbiamo comprato il Milan è stato per portare in Italia quello che facciamo per mestiere. C’è una strategia molto più grande di quella che si gioca ogni settimana in Italia, ovvero vincere le partite. Vorrei riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Non si può fare se ci si concentra solo su vincere le partite e se non innoviamo“.
Cardinale ritiene che non ci sia correlazione diretta tra spesa e vittoria, vorrebbe apportare dei cambiamenti rispetto alla mentalità adottata nel calcio italiano ed europeo. Inoltre, ha aggiunto un altro concetto: “In America chi spende i soldi per comprare le squadre, ne è proprietario. Invece, in Italia i tifosi pensano di esserne i proprietari e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto“.
A proposito di vincere, il patron rossonero ha lanciato un avviso ai tifosi: “Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare. Ora il mio messaggio è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo, perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere, ma in modo intelligente. Se lo farò, saremo longevi“.