Come giocherebbe il Milan con Sarri allenatore: modulo e principi di gioco

Come giocherebbe il Milan con Sarri in panchina: modulo preferito, principi di gioco e quel dubbio sulla fase difensiva

Caos Milan, e la stagione è appena iniziata. Dopo sole cinque partite, la società sta già valutando un cambio in panchina. A quanto pare non convince il lavoro di Paulo Fonseca, il quale però solo pochi mesi fa veniva considerato la miglior scelta possibile per il post Stefano Pioli.

Come giocherebbe il Milan di Sarri
Maurizio Sarri (ANSA) – MilanLive.it

Ecco, diciamocelo: alla fine pagherà come sempre l’allenatore ma sarebbe il caso che qualcuno ai piani più alti si assumesse maggiori responsabilità (Furlani, Ibrahimovic e Moncada, tutti). Edin Terzic, finalista dell’ultima edizione della Champions League col Borussia Dortmund, è fra i nomi più caldi ma nelle ultime ore sta avanzando con forza la candidatura di Maurizio Sarri, rimasto libero dopo l’addio alla Lazio a metà della scorsa stagione. L’ex Napoli è quello che convince di più i tifosi: è un maestro di calcio, conosce benissimo il campionato e ha un’attenzione maniacale per la fase difensiva, cioè il punto debole dei rossoneri di queste ultime stagioni. Ma come giocherebbe il Milan con Sarri in panchina? Approfondiamo.

La carriera di Sarri

La carriera di Maurizio Sarri è fatta da una lunghissima gavetta fino a quando, nel 2012, dopo venti anni di panchina nei campi di periferia, è approdato all’Empoli. Un vero e proprio trampolino di lancio, che lo ha portato poi dopo a sfiorare un clamoroso Scudetto col Napoli (giocando un calcio pazzesco), a vincere l’Europa League col Chelsea e poi quel tricolore con la Juventus.

Come giocherebbe il Milan di Sarri
Maurizio Sarri (ANSA) – MilanLive.it

Nella stagione 2022-2023 è riuscito a portare la Lazio ad un incredibile secondo posto in classifica e quindi in Champions League, poi però qualcosa è andato storto e ad inizio 2024 è arrivato l’addio con le dimissioni. Nonostante le tante panchine libere in estate, nessuno ha pensato a lui, ed è quindi rimasto senza impiego ma, come ha rivelato di recente alla Gazzetta dello Sport, è in attesa di importanti opportunità. Ecco, potrebbe essere arrivata: il Milan, quella squadra che sfiorò nel 2015, ma Galliani e Berlusconi alla fine scelsero Mihajlovic e lui andò al Napoli. Arrigo Sacchi lo considera un maestro a tutti gli effetti e anche Pep Guardiola ha sempre speso parole di elogio per lui.

Come gioca Sarri

Sarri ha cambiato modo di giocare diverse volte in carriera. Ha utilizzato diverse strutture: dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2 fino a collaudare il definitivo 4-3-3, diverso però nei principi di squadra in squadra a seconda delle caratteristiche dei giocatori che aveva. Ad esempio: quello del Napoli era diverso da quello del Chelsea, e quello del Chelsea era diverso da quello della Juventus o della Lazio. L’unica costante è la fase difensiva, che è anche l’unico dubbio legato al suo arrivo al Milan.

L’allenatore ha un sistema di difesa completamente diverso rispetto a quello a cui sono abituati i giocatori rossoneri. Con Pioli il principio di base era la marcatura a uomo a tutto campo. Fonseca sta provando a cambiarlo ma con scarsi risultati. Sarri, invece, ha un’attenzione maniacale sulla linea di difesa, che, al contrario, non si rompe mai. Il riferimento non è l’uomo ma la palla. Un sistema, quindi, che ha bisogno di molto tempo per riuscire a funzionare correttamente. Inoltre, i difensori del Milan, per caratteristiche, poco si sposano con questa filosofia. Ma tutto dipende come sempre dall’approccio: Sarri è un maestro e, se seguito, può trasmettere ai giocatori i giusti insegnamenti per migliorare e attuare questo tipo di difesa. Ci vorrà del tempo e fiducia, cosa che a Fonseca probabilmente non verrà data.

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