La conferenza stampa di Fonseca in diretta da Milanello alla vigilia di Milan-Liverpool, tutte le dichiarazioni del mister
Tempo di Champions League a San Siro e di debutti. Del nuovo format del torneo e del nuovo Milan targato Paulo Fonseca, in ripresa dopo la bella vittoria contro il Venezia. A Milano però arriva l’avversario peggiore: il Liverpool di Arne Slot, reduce dalla sconfitta a sorpresa di sabato in campionato contro il Nottingham Forest.
Una sconfitta che però non ha molto valore, al Milan serve un’impresa per riuscire a fare risultato. Dal punto di vista tattico sì, ma anche di motivazione e atteggiamento; senza questi fattori, difficile pensare che si possa fare bene. Servirà l’aiuto di tutti e anche di San Siro, che è arrivato a questa grande sfida con scetticismo. Infatti solo oggi il club ha comunicato il raggiungimento dei 55mila tagliandi venduti, con ancora due giorni pieni di vendita aperta. Intanto Fonseca e Morata hanno parlato del match e hanno analizzato la situazione nella classica conferenza stampa di vigilia, ecco di seguito tutte le sue dichiarazioni.
Milan-Liverpool, le parole di Fonseca e Morata in conferenza stampa
La conferenza di Fonseca inizia parlando dell’impatto della tifoseria: “Certo, il loro sostegno è sempre importante per noi, come è stato prima col Venezia, durante e dopo. Penso che domani sarà lo stesso. Abbiamo bisogno di sentire l’amore dei nostri tifosi“. Dove è iniziata la corsa a Milan–Liverpool di Morata: “Fin dal primo momento uno si immagina di giocare a San Siro contro il Liverpool, mai avrei pensato di farlo subito. Potrebbe essere una finale. La voglia è al massimo, anche di rendere orgogliosi i nostri tifosi. Sono le grandi partite che fanno la storia di questo sport e non vediamo l’ora“.
L’iniezione di fiducia per la vittoria contro il Venezia secondo Fonseca: “Tutte le vittorie portano fiducia a tutto l’ambiente ma sarà una partita diversa. Vincere sabato era importante. La squadra sta crescendo e imparando“. La differenza per Morata che bisogna fare in partite come questa: “La Champions è la Champions, è diversa da tutto. Lì non conta come arrivi, ci sono le migliori squadre d’Europa e non serve dire tanto di più. Quando ti alleni con quel pallone capisci subito l’importanza“.
Fonseca, il Liverpool e gli errori da non commettere: “Una delle squadre più forti in Europa, con un gioco posizionale molto forte e con individualità che tutti noi conosciamo. Per me dobbiamo essere una squadra difensivamente perfetta per poter vincere questa partita. Qui, in Champions League, contro queste squadre, sappiamo di non poter sbagliare. Se sbagliamo una volta, loro fanno gol. Dobbiamo essere completi a difendere per poter attaccare con stabilità“. Il racconto di Alvaro delle sue esperienze contro gli inglesi: “Sì ho un gol bel ricordo del gol a Liverpool ma il passato è il passato, iniziamo un percorso che devi sognare perché hai la maglia del Milan e questo ci obbliga a dare il massimo quando guardi il numero 7 sulla manica. La gente ha voglia di vederci lottare. C’è tanto migliorare ma anche tanta qualità, possiamo vincere contro chiunque“.
Se quella di domani è la sfida per dimostrare la crescita del Milan per Fonseca: “Vedo la partita di domani come un’opportunità per noi. La squadra dimostra che sta imparando e crescendo, per me è una grande opportunità giocare contro il Liverpool. Ti porta cose diverse rispetto a quelle che abbiamo in Serie A, ma anche la possibilità di mostrare il nostro valore e di dimostrare come siamo migliorati“. Ancora gli inglesi per Morata dopo la finale dell’Europeo: “Sono casualità ma sono anche belle notizie perché significa che stai al massimo livello. Se gioca giochi la finale degli Europei contro l’Inghilterra e poi la Champions con il Liverpool è il top. Non servirà per misurare dove possiamo arrivare, è la prima sfida, ci sono tante cose nuove, dobbiamo sistematizzare tanti meccanismi. Non abbiamo però più tempo da perdere“.
Se ha parlato con Cardinale: “Io parlo sempre con Gerry prima e dopo le partite, siamo sempre in contatto, è normale. Quello che ci siamo detti lo lascio fra noi“. Ancora Fonseca: “Quello che ho detto a Ibrahimovic e quello di cui parliamo sempre. Sono conversazioni normali, della squadra, dei giocatori, delle partite, niente di diverso“. La differenza fra Serie A e Premier League secondo Morata: “L’aspetto fisico sicuramente. In Italia è cambiato molto il calcio, è più attrattivo, ci sono squadre di altissimo livello, in quel senso è molto simile alla Premier ma la Serie A è più divertente“.
Quanto è europeo il Milan per caratteristiche per Morata: “Ne parlo spesso coi compagni. Ho giocato con tante squadre ma la qualità che vedo qui l’ho vista poche volte. Ma quella non basta. Devi capire e credere che si può fare. Lo abbiamo detto sì ma adesso dobbiamo credere di poter vincere contro chiunque. Prima dipendeva molto da quello che ci succedeva: dobbiamo avere le idee chiare. Non è un caso che abbiamo vinto col Venezia, non solo perché era il Venezia: è per come abbiamo lavorato. Dobbiamo alzare il livello anche fra di noi, se non ci crediamo noi non lo faranno nemmeno gli altri“.
Morata sul suo ritorno in Italia: “Per me è un piacere tornare in Italia, sono molto orgoglioso. Abbiamo una squadra molto forte e individualità importanti. Rafa, Leao e altri. Siamo pronti a vincere e a dimostrare di essere dei top player“. Fonseca sulle scelte dei giocatori: “Possono giocare gli stessi così come no. Abbiamo tre partite in una settimana e io devo pensare a tutto. Devo pensare che domani è la più importante perché è la prossima, ma non posso dimenticare che c’è il derby in campionato“.
Se è cambiato qualcosa per Morata dopo le sue parole nel post Torino: “La verità è che non volevo un cambio di atteggiamento né criticare. Il punto è che uno vive la domenica come si allena, come mangia, come va in trasferta. Dobbiamo capire che qui siamo per vincere. Non siamo venuti per un passaggio o per i soldi: siamo qui perché il Milan deve vincere e vuole vincere. Non è uguale se vinci o perdi le partitine. Questo è quello che intendevo dire. Non era una critica ma solo consapevolezza che qui dobbiamo vincere“.
Se il Milan è più equilibrato che dominante per Fonseca: “Il miglior modo per difendere è non perdere la palla. Io credo molto che questa squadra può essere molto dominante. Stiamo facendo meglio ma voglio che siamo ancora meglio. Per prima cosa per difendere bene non bisogna perdere la palla; quando non ce l’abbiamo dobbiamo difendere insieme soprattutto in questo tipo di partite. Liverpool favorito? Per me è una domanda particolare, qui possiamo dire tutto ma quello che conta è quello che facciamo in campo. In questo momento quello che sentiamo è la cosa più importante. E noi sentiamo di poter vincere, e vogliamo vincere“.
Il nuovo formato della Champions League per Morata: “Ci sono più partite per noi e più fatica. Se fai il calciatore vuoi giocare tutte le partite possibili di Champions e segnare il più possibile“. Se quelle di domani devono diventare le notti di Theo e Leao: “Tutte le notti devono essere quelle di Theo e Leao. Si parla troppo di individualità quando per me quello che conta di può è la squadra e giocare come squadra. Le individualità si esaltano se siamo più squadra“.
Fonseca e la posizione di Reijnders e Loftus–Cheek: “Mi è piaciuta molto la struttura ma ogni partita ha una storia diversa, una strategia diversa. Mi è piaciuta non sono offensivamente ma anche difensivamente. Dobbiamo migliorare le connessioni fra i giocatori“. Come si sente Morata fisicamente: “Sto bene e mi sento bene, altrimenti non sarei a disposizione. Mi sarebbe piaciuto arrivare e giocarle tutte ma queste cose non le possiamo controllare. La società mi ha dato un grossa mano perché mi hanno fatto andare in Spagna per una situazione personale. Mi piace ringraziare il club anche per questo. A volte nel mondo del calcio diamo per scontato queste cose“.
Se è pronto Morata a dare consigli su come battere l’Inter visto che l’ha fatto lo scorso anno: “Io non do consigli, li dà il mister che è quello che capisce di più. Posso solo dire che la positività ti porta positività. L’Inter non c’è nella nostra testa fino a dopo domani, se ci pensiamo perdiamo solo energia che ci serve per domani“. Fonseca sull’inserimento di Fofana: “Sta facendo un ruolo diverso da quello di prima al Monaco. Sta imparando, migliorando cose e dettagli importanti. Io sento che è in crescita ed è la cosa più importante. Io credo molto in lui, sarà importante per la squadra ma è arrivato adesso e ha bisogno di tempo per adattarsi alla Serie A“.
Le differenze fra Slot e Klopp per Fonseca: “Slot è arrivato adesso. Penso che non c’è tanta differenze, sono molto simili in fase difensiva e anche nel modo di attaccare“. Se i centrocampisti sono pochi: “Ne abbiamo tanti, ora con l’infortunio di Bennacer ci sono giovani di grande valore come Zeroli e Vos. Abbiamo dei buoni giocatori in questa posizione“.