Niente modifiche, Fonseca va avanti con le sue idee: nonostante l’invito ad apportare dei correttivi, il mister insiste sui suoi concetti.
Paulo Fonseca si è presentato al Milan con un pensiero chiaro su come avrebbe voluto far giocare la squadra, ma nelle prime giornate di campionato non si è visto nulla di ciò che aveva immaginato. Le amichevoli estive erano state incoraggianti, poi nel momento di fare sul serio sono emersi tutti i problemi.
L’allenatore portoghese aveva dichiarato da subito di voler esprimere un calcio dominante, fatto di possesso palla e pressing aggressivo. Ma al tempo stesso, aveva chiarito quanto fosse importante avere equilibrio e curare la fase difensiva. “Difenderemo in modo diverso rispetto al passato” aveva detto, però finora le cose non sembrano molto cambiate rispetto a quando c’era Stefano Pioli in panchina: 6 gol subiti in 3 giornate.
Considerando le difficoltà che ha il Milan nell’applicare il calcio pensato da Fonseca, sono in tanti a ritenere che sarebbe opportuno effettuare dei correttivi. Uno di questi è il passaggio a un centrocampo a tre, quindi abbandonando il modulo 4-2-3-1 per giocare con un 4-3-3.
Zvonimir Boban in una recente intervista a La Gazzetta dello Sport ha detto che i rossoneri dovrebbero giocare con una mediana a tre e che Fonseca dovrebbe capirlo. In quest’ottica potrebbe anche esserci un migliore utilizzo di Ruben Loftus-Cheek, che Maurizio Sarri al Chelsea valorizzò come mezzala.
Fonseca nella conferenza stampa pre Milan-Venezia è stato interpellato anche su questo e ha così risposto: “Io rispetto sempre le opinioni altrui, soprattutto se si tratta di Boban e Sarri. Però sono opinioni, poi sono io che lavoro con i giocatori. Non abbiamo tutti le stesse idee. Io devo seguire ciò in cui credo e non quello in cui credono gli altri“.
Per il tecnico portoghese si parla troppo di modulo: “Se guardiamo le grandi squadre, il modulo è un inizio, ma poi le dinamiche sono diverse a seconda della fase. Magari una grande squadra inizia con il 4-2-3-1, ma poi in fase 2 si passa al 3-2-5. Le dinamiche sono più importanti della formazione iniziale“.
A Fonseca è stato chiesto anche se sarebbe più opportuno far giocare il Milan più basso e sfruttando maggiormente i contropiedi: “Con le qualità che abbiamo – ha risposto – non posso credere che questi calciatori possano giocare solo un gioco di contropiede. Le grandi squadre hanno la responsabilità di essere dominanti. Non stiamo giocando come io vorrei, però questo è un grande cambiamento che dobbiamo fare. Sicuramente dobbiamo migliorare e non prendere tanti gol, per farlo dobbiamo avere di più la palla“. Vediamo se stasera contro il Venezia i rossoneri sapranno vincere e convincere.