Un gesto del pilota Ferrari è stato molto apprezzato dopo l’ultima gara a Monza: un’altra prova della sua grande sensibilità.
Il Gran Premio d’Italia ha dato una grande iniezione di fiducia a Charles Leclerc e alla Ferrari, che non vincevano dalla gara di Monaco e che avevano bisogno di un nuovo trionfo. La strategia a una sosta ha funzionato e ha permesso di sconfiggere la McLaren, rimasta beffata con Oscar Piastri e Lando Rossi che si sono accontentati di salire sul podio.
La strategia è stata vincente anche perché il pilota monegasco è stato perfetto nella gestione delle gomme. Inoltre, sembra che gli ultimi aggiornamenti portati sulla SF-24 abbiano dato un aiuto. Chiaramente, bisognerà attendere i prossimi gran premi per capire se il successo a Monza sia stato un episodio estemporaneo o se ci sia stata una vera svolta in termini di competitività. Nel prossimo weekend si corre a Baku, in Azerbaigian, lì avremo le prime risposte.
Ferrari F1, l’omaggio di Leclerc
Dopo la sua seconda vittoria a Monza (la prima nel 2019 al primo anno in Ferrari), Leclerc è tornato a correre e lo ha fatto in una maratona di kart che si è tenuta presso il circuito Paul Ricard, in Francia. C’è un motivo specifico dietro a tutto ciò.
Infatti, l’evento a Le Castellet è stato organizzato per omaggiare Jules Bianchi, pilota di F1 scomparso nel 2015 dopo mesi di coma dovuti a un tragico incidente nella gara a Suzuka. Era un grande amico di Leclerc, che in tutti questi anni non ha mai smesso di ricordarlo e di raccontare quanto sia stato importante per lui.
La maratona di kart è durata 42 ore, 19 minuti e 50 secondi. È ispirata a quella degli antichi giochi olimpici da 41,195 chilometri. Charles ha vinto la seconda edizione consecutiva assieme al suo team costituito da amici e colleghi. L’evento ha anche consentito di raccogliere ben 50 mila euro da devolvere all’Associazione Jules Bianchi.
Stefano Domenicali, ex team principal Ferrari, ha raccontato che Bianchi avrebbe dovuto passare dalla Marussia a un’altra scuderia per poi essere pronto al salto in rosso. A Maranello credevano molto nel suo potenziale e sarebbero stati disposti a dargli un’occasione, purtroppo l’incidente a Suzuka ha fatto naufragare ogni cosa. Jules è stato fondamentale per Leclerc, visto che parlò al suo manager Nicolas Todt e questo lo sostenne in un momento in cui non aveva i soldi per finanziare la sua carriera. È stato una sorta di fratello maggiore e Charles gli sarà grato per sempre.