Ha lasciato il Milan in estate ma sta dimostrando di essere all’altezza: c’è un fattore che può spingere il club al ritorno
Tanti giocatori in estate hanno lasciato il Milan. Fra le cessioni più chiacchierate c’è quella di Pierre Kalulu, passato alla Juventus con la classica formula del prestito con diritto di riscatto. Intanto i rossoneri hanno incassato circa 3 milioni dal prestito oneroso. La società doveva fare una scelta e alla fine ha deciso di rinunciare al francese.
Scelta dettata dalla necessità di liberare gli slot per le liste, ma ci sono anche ragioni di natura tecnica. Il Milan ha scelto di investire su Pavlovic e su Emerson Royal, aumentando così la concorrenza ad un Kalulu che di spazio ne aveva già perso parecchio. I tifosi si sono divisi, come sempre: favorevoli e contrari. Ed è accaduto lo stesso anche con la cessione di un altro giocatore che, forse, avrebbe fatto comodo ai rossoneri. Si tratta di Daniel Maldini, tornato al formula con un’altra classica formula molto utilizzata dalla dirigenze: cessione gratuita ma con il 50% sulla futura rivendita. Formula che ha permesso al club di incassare un’ottima cifra dal passaggio di Brescianini dal Frosinone all’Atalanta.
Una formula però che dà al Milan anche un’altra importante possibilità: riacquistare quel giocatore a metà prezzo. E se Daniel Maldini dovesse continuare così, non è da escludere che la società possa pensarci davvero. “Ho sempre avuto pochi dubbi: ha qualità non comuni nel calciare, nel vedere il gioco ed è fisicamente cresciuto“, ha detto di lui recentemente papà Paolo. Ed è difficile dargli torto.
La crescita del trequartista del Monza è sotto gli occhi di tutti, e non solo dal punto di vista fisico. Certo, quello lo ha aiutato, ma i miglioramenti sono tanti e anche tecnici. Non servivano conferme ma contro la Fiorentina ne abbiamo comunque avuta una: un gol da fuori area con un destro chirurgico, preciso e potente. Anche Alessandro Nesta, tecnico del Monza, ha speso parole di grande elogio per lui: “Non sa nemmeno lui il potenziale che ha” ed è per questo che lo ha messo al centro del suo gioco.
Non è più un tesserato del Milan perché la cessione ai brianzoli è a titolo definitivo ma quella percentuale di rivendita del 50% consente ai rossoneri di avere ancora una sorta di controllo. Se quest’anno, come previsto, dovesse arrivare il suo definitivo exploit, la società farebbe bene ad approfittarne e riportarlo a casa sua. Daniel non ha mai nascosto il suo amore per i rossoneri, la squadra del cuore e quella in cui è cresciuto; un giorno tornerà, non sappiamo quando né come, ma lo farà.