Protagonista con la sua nazionale, Pulisic è pronto ad aiutare la squadra rossonera ad uscire dal momento di difficoltà: saprà trascinare i compagni?
La pausa nazionali è ormai terminata ed è tempo di tornare a pensare ai campionati e alle coppe che stanno per iniziare. Il Milan deve assolutamente vincere in Serie A, dove nelle prime 3 giornate ha collezionato solo 2 punti. Sabato a San Siro arriva il neopromosso Venezia e non si può fallire l’appuntamento con i 3 punti, necessari anche come iniezione di morale in vista delle sfide contro Liverpool e Inter.
Tra i calciatori che sono stati impegnati in nazionale c’è anche Christian Pulisic, che è volato negli Stati Uniti e ha affrontato in amichevole Canada (sconfitta 2-1) e Nuova Zelanda (pareggio 1-1). Una lunga trasferta per lui e anche per il connazionale rossonero Yunus Musah, a sua volta convocato dagli USA per le due partite.
L’ex Chelsea è andato in gol nell’amichevole contro la Nuova Zelanda ed è diventato il 5° marcatore nella storia degli Stati Uniti. È arrivato a quota 31 reti (a cui aggiungere anche 18 assist) in 73 presenze con la nazionale maggiore. Ora nel mirino ha Eric Wynalda, quarto con 34 (il recordman è Clint Dempsey con 57). Rispetto al match contro il Canada, nel quale è era partito titolare ed era stato in campo per tutti i 90 minuti, nell’ultimo è subentrato al 57′.
Pulisic tornerà ad allenarsi a Milanello nella giornata di giovedì. Considerata la lunga trasferta e il calendario degli impegni del Milan, sembra che Paulo Fonseca sia intenzionato a lasciarlo in panchina sabato sera contro il Venezia. Una decisione dettata dal fatto di volerlo preservare per le successive sfide contro Liverpool e Inter, in cui le sue qualità saranno ancora più fondamentali. Inoltre, in questo momento è importante che il mister dia un’occasione anche a Samuel Chukwueze, tra i peggiori nelle prime partite di campionato. Salvo sorprese, sarà il nigeriano ad agire come esterno destro offensivo nel 4-2-3-1 milanista.
Pulisic è il capitano degli Stati Uniti e certamente può essere uno dei leader dentro lo spogliatoio del Milan. Anche se è solo al secondo anno in rossonero, può comunque rappresentare un riferimento per i compagni di squadra. L’ex Chelsea, che compirà 26 anni il 18 settembre, ha tutto per prendersi ancora più responsabilità e trascinare i compagni.
È già un esempio per l’atteggiamento che ha in campo, dove dà sempre tutto: può essere un leader a 360°. Al Milan serve qualcuno che faccia questo, anche perché ci sono dei giocatori che sotto tale aspetto stanno un po’ deludendo. Per lo stesso Fonseca, messo già in discussione (più dai media che dal club, al momento), è fondamentale avere qualcuno su cui poter contare a occhi chiusi.
L’allenatore deve anche capire se sia meglio impiegarlo come esterno destro offensivo o riproporlo come trequartista. Senza scartare l’ipotesi di un futuro passaggio al 4-3-3, modulo nel quale Christian da esterno avrebbe un aiuto maggiore in copertura grazie alla presenza di una mezzala. Sia lui che Leao beneficerebbero del cambiamento, anche se ciò non implicherebbe un loto disinteressamento dalla fase difensiva.