Milan, la svolta passa dal centrocampo: Reijnders uomo chiave

La svolta del Milan è a centrocampo: Reijnders è l’uomo più importante e c’è bisogno di metterlo nelle condizioni migliori, ma come?

Non LeaoTheo Hernandez: è Reijnders l’uomo chiave. Il Milan riparte dal Venezia dopo un inizio da dimenticare. Dopodiché, Liverpool e Inter: peggio non si poteva. Oggi i primi rientri dalle Nazionali; gli ultimi ad arrivare saranno gli americani Pulisic e Musah giovedì, a due giorni dalla partita. Domani, invece, potrebbe rientrare l’olandese.

Milan, svolta a centrocampo: la chiave è Reijnders
Reijnders e Koeman (ANSA) – MilanLive.it

Reijnders giocherà infatti l’ultima partita stasera contro la Germania. Un big match per confermare che, insieme a Xavi Simons, è diventato l’uomo chiave dell’Olanda di Koeman. Lo abbiamo visto l’altra sera, contro la Bosnia, regalare spettacolo fra le linee, connettersi a Zirkzee, riempire gli spazi, segnare, fare assist e… divertirsi. E far divertire. Chissà che Fonseca non possa farsi ispirare dagli oranje e cambiare il centrocampo del Milan per metterlo in condizioni migliori rispetto a quelle solite. Non più solo costruttore ma anche costruttore. Una mezzala totale, che attacca e difende, che rifinisce e conclude, che corre e rincorre, se necessario. Ma come?

Reijnders e quel paragone fra Milan e Olanda che non regge

Non sarà l’ennesimo articolo in cui leggerete banalmente che “il 4-3-3 è la soluzione“. No, non lo è. Perché i moduli non esistono, perché se fosse così semplice Fonseca ci sarebbe arrivato da solo (ma grazie per i suggerimenti!), perché c’è un problema di fondo molto più grande e molto più grave. Questione di principi e, soprattutto, di atteggiamento. Ma qualcosa effettivamente può cambiare.

Milan, svolta a centrocampo: la chiave è Reijnders
Tijjani Reijnders (ANSA) – MilanLive.it

Reijnders ha sempre dato il meglio di sé quando ha tanto campo davanti e tanto campo dietro. Parliamo di un giocatore raro per caratteristiche: perché abbina la qualità e la quantità come pochi altri. Caratteristiche che, al momento, nel contesto Milan non riesce ad esprimere al meglio; a differenza, come abbiamo visto, di come fa in Nazionale. C’è però una grossa differenza: l’Olanda ha la possibilità di rinunciare alle qualità di Reijnders in costruzione perché c’è gente come Schouten e Gravenberch, giocatori con qualità tecniche e tattiche enormi e che, purtroppo, al Milan non ci sono. Fofana, Musah, Loftus-Cheek non hanno né il piede né la visione di gioco dell’olandese, fondamentale quindi per far uscire la palla in maniera pulita.

Ce l’avrebbe, invece, Bennacer che però si è infortunato ed era praticamente con un piede e mezzo fuori Milanello. Recuperarlo era già complicato, figuriamoci adesso. Fonseca deve quindi trovare una soluzione per permettere a Reijnders di sganciarsi e di fare come in Nazionale; al Milan, in una posizione da centro sinistra, potrebbe creare una connessione con Theo Hernandez e Leao di altissimo livello. Ambizioso ma non impossibile. Tutto passa dalla crescita degli altri, in particolare di Fofana, quello che più si avvicina ad un vertice basso da entrambe le fasi. Da solo però non basta.

Gestione cookie